Berlusconi in Europa, vedrà Juncker e Tajani

Centrodestra
Silvio Berlusconi apre al centro.
Salvini. "L'Italia non ha bisogno di garanti, siamo una Repubblica libera e sovrana"
Salvini. “L’Italia non ha bisogno di garanti, siamo una Repubblica libera e sovrana”

ROMA – Silvio Berlusconi è a Bruxelles per una due giorni fitta di incontri. L’ex premier incontrerà il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker e il presidente del Parlamento Antonio Tajani. Tra gli altri appuntamenti un faccia a faccia con Michel Barnier, responsabile dei negoziati sulla Brexit, oltre ad una serie di colloqui con tutto il vertice del partito popolare Europeo.

Freddezza sul viaggio dal leader della Lega Matteo Salvini.

– L’Italia – ha detto Salvini interpellato sul viaggio di Berlusconi – non ha bisogno di garanti, siamo una Repubblica libera e sovrana che è stata calpestata dagli interessi di Bruxelles e Berlino, quindi sono gli italiani a dover essere garantiti da questo.

Salvini si è comunque detto sicuro che il prossimo governo sarà di centrodestra e applicherà il programma sottoscritto.

– Nessun appello, avremo la maggioranza sia percentuale sia di seggi – ha risposto a una domanda sull’ipotesi che non ci sia una maggioranza a livello di seggi parlamentari dopo le elezioni del 4 marzo.

Berlusconi: primo incontro con Antonio Lopez Isturiz

In mattinata il primo incontro di Berlusconi con il segretario del Ppe Antonio Lopez Isturiz.

– Abbiamo presentato il nostro programma al Ppe – ha detto Berlusconi dopo l’incontro – la cosa importante è la nostra volontà di rispettare la regola del 3% del deficit.

Un “appoggio chiarissimo dal Ppe“, al programma elettorale che Berlusconi ha presentato alla sede del Ppe, ha detto il segretario generale del Ppe Antonio Lopez.

– Per noi – ha detto il leader del Ppe – l’Italia è fondamentale, la parte sud della Ue ha bisogno di avere maggior presenza nelle decisioni che si stanno prendendo in Europa.

E ciò sarà possibile con “il nuovo e futuro governo”, che Lopez giudica “forte”, anche grazie “all’influenza di Berlusconi”.

– Il Ppe è la sua casa – ha aggiunto Lopez.

– Quella del 3%, Tajani – ha spiegato Berlusconi – ha detto che è una regola che in caso di certe necessità di programma economico può essere superata. Io concordo con lui. E dico che il deficit annuale di ogni stato deve essere adattato alle esigenze di sviluppo del singolo stato. Ma per quanto ci riguarda la politica che intendiamo seguire con la rivoluzione fiscale della Flat tax è rispettare la regola del 3%. Prevediamo che ci sia un aumento del Pil – ha proseguito Berlusconi -. E  che si possa ridurre la percentuale del debito pubblico italiano e portarla a quel 125%, almeno come era al momento del colpo di stato del 2011, quando fui costretto alle dimissioni.

Il Cavaliere ha parlato dell’ok dell’Spd alla Grosse Koalition.

– Guardiamo con favore a quanto accduto in Germania – ha detto -. L’Europa è imprescindibile e speriamo che torni a quella dei padri fondatori, occorre che si rafforzi e che si dia una politica estera e della difesa comune, questo ci farebbe risparmiare miliardi di euro e la farebbe diventare una potenza mondiale per poter contare sul tavolo del grandi nel futuro del mondo.

In un altro passaggio ha evidenziato:

– Io ho sempre avuto buoni rapporti con la signora Merkel. I nostri rapporti sono sempre molto positivi e ci sostiene con determinazione nella campagna elettorale.