ROMA. – “A due anni dall’orrendo assassinio di Giulio Regeni l’Italia non dimentica. L’impegno per la ricerca della verità continua”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Giulio Regeni è stato ucciso per le sue ricerche, ed è certo il ruolo dei Servizi. Lo mette nero su bianco il procuratore Giuseppe Pignatone, che in una lettera al Corriere della Sera e a Repubblica parla di nuovi elementi dell’inchiesta.
Il movente, “pacificamente da ricondurre alle attività di ricerca effettuate da Giulio nei mesi di permanenza al Cairo”, e “l’azione degli apparati pubblici egiziani che già nei mesi precedenti avevano concentrato su Giulio la loro attenzione, con modalità sempre più stringenti, fino al 25 gennaio”, sono “punti fermi”.