SALAMANCA: Il suo obiettivo guarda ciò che pochi amano guardare, scruta dentro il mondo di chi non ce l’ha fatta, di chi vive ai margini delle società, di chi è condannato alla violenza della povertà e delle guerre. Le fotografie di Alberto Prieto mostrano l’amara realtà di chi è nato nel luogo e nel momento sbagliato.
Il “lungo viaggio” di questo maestro della macchina fotografica viene esposto nel centro di arte contemporanea DA2 di Salamanca.
Più di cento immagini e video, testimoniano il cammino percorso durante 15 anni da Alberto Prieto, la sua volontà di raccontare la storia di chi non ha voce né volto, di chi vive tra le ombre, sempre. Dalla Turchia alla Sierra Leona, dalla Gambia alla Mauritania, all’Afgantistan, l’obiettivo di Prieto ci racconta storie dolorose, ci parla della paura e della rassegnazione, della fame e del terrore delle armi, ce lo dice attraverso un dettaglio di mani, la magrezza di un corpo, uno sguardo assente. Impossibile continuare ad ignorare dopo aver visto questa esposizione. Impossibile mantenersi indifferenti. L’esposizione resterà aperta fino al 1 aprile.
