DIPRO eliminato, si torna al cambio unico ma i dubbi rimangono

Il primo DICOM ha prodotto un tasso di cambio di 30.987,5 bolivares per un euro o 24.996 per dollaro americano.

Caracas. – Finalmente si torna ad un cambio unico. Sparito il DIPRO che manteneva la parità bolivar dollaro a 10Bs, ora rimane soltanto la quotazione segnata dal movimento del mercato cambiario. Anche se la misura è stata accolta favorevolmente, rimangono molti dubbi.

Il Direttore di Ecoanalitica, Asdrubal Oliveros, ha assicurato che la eliminazione del DIPRO è “un passo verso la direzione corretta” perché aiuterà ad affrontare la distorsione del mercato cambiario, ma ha chiarito che “senza dollari, la situazione rimarrà, comunque complicata.”

Inoltre, Oliveros crede che il fatto che non ci sia più un dollaro acquistabile a 10Bs, anche se da parte di pochi, significa una svalutazione e perciò più inflazione.

Ma il dollaro a 10 Bolivares era ormai una chimera. Era stato istituito dal governo a marzo del 2016 per l’importazione di cibo e medicine. I benefici di questo tipo di cambio, però, non sono stati i previsti.

L’opinione di León

Della medesima idea di Oliveros è Luis Vicente León, presidente di Datanalisis. León è dell’idea che il nuovo tipo di cambio è meglio di quanto c’è stato finora. Ma intravede l’esito incerto perché lo Stato non dispone di divisa estera e c’è incertezza sul fatto che si ricavi dal settore privato.

Luis Vicente León, presidente di Datanalisis, non crede che i privati vogliano collocare dollari sul mercato in modo massiccio
Luis Vicente León, presidente di Datanalisis, non crede che i privati vogliano collocare dollari sul mercato in modo massiccio

Stando alle parole di León, le importazioni del settore pubblico, che oggi il governo fa con un dollaro a 10 Bs, dovrebbero eseguirsi con le nuove quotazioni del DICOM. E crede impraticabile che il governo importi al prezzo dettato dal mercato. Si pensi soltanto che il DICOM inizia con un dollaro valutato a 3.345 Bs.

Ma, d’altra parte, il presidente di Datanalisis è dubbioso anche sul fatto che i privati vogliano collocare dollari sul mercato in modo massiccio. Se il prezzo di partenza è troppo basso paragonato al dollaro “libero” non ci sarà nessun interesse a vendere.

León dubita pure del funzionamento e dei controlli:

“Si pretende maneggiare il mercato mediante la borsa pubblica ed il sistema finanziario, senza banche intermediarie e in più con sanzioni finanziarie.”

Anche Cacique dubita

L’economista Jesús Cacique ha ricordato che l’eliminazione dl DIPRO non cambia tanto il panorama della politica cambiaria del governo perché, comunque, il controllo del cambio continua e il bolivar non gode di un prezzo competitivo con le valute estere.

L’economista crede che il settore dell’imprenditoria ed il commercio lavorano con il dollaro “libero” da tempo, perché esclusi da quello DICOM o DIPRO, perciò la situazione per loro non cambia molto.

“Bisogna aspettare per capire quale sarà il destino della valuta a 10 Bs che il governo assegnava mediante il DIPRO. Nessun ente governativo lo ha ancora spiegato. Aspetteremo e vedremo a quale tipo di cambio calcoleranno le importazioni. Tutti gli “esperimenti” che il governo ha fatto con il cambio non sono serviti a nulla” ha ribadito Cacique.

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