Capostipite di una generazione di campioni: Giovanni Cecotto festeggia 93 anni

Cecotto

CARACAS – Nel cervello degli apassionati di sport di tutto il mondo c’è un nome, anzí un cognome, che appena viene pronunciato inizia a suonare con il rombo di un motore al massimo. Questo cognome é Cecotto.

Questa famiglia é sempre stata vincolata al mondo del pistoni che mandano in combustione il gasolio. Tutta questa passione è nata grazie al nonno Giovanni e l’ha trasmessa fino ai nipoti Johnny Amadeus e Jonathan. Senza dimenticarci dell’intramontabile Johnny Alberto da molti definito l’Eroe dei due mondi: America Latina ed Europa, il mondo delle due (bicampione negl’anni ’70) e delle quattro ruote. Giovanni Cecotto, ha appena festeggiato 93 anni.

Come tanti italiani è arrivato in Venezuela dopo la Seconda Guerra Mondiale a cavallo degli anni ’50. Una volta confessò che appena arrivato nella terra di Bolivar voleva ritornare indietro. “Avevo anche la possibilità di emigrare in Australia. Ma lí si parla l’inglese e ci sono le quattro stagioni come in Europa. Mentre qui in Venezuela é estate tutto l’anno e poi lo spagnolo era più facile da imparare. Quando vidi alcuni ‘ranchitos’ pensai ‘lavoro un anno per pagare il biglietto e torno indietro’. Sono ritornato in Italia, con l’intenzione di restare, ma poi ho fatto rientro in Venezuela”.

L’amore di Cecotto senior é sempre stato il rombo dei motori e l’odore del gasolio. Per questo motivo lavorava in una officina come meccanico e qui è scoccata la scintilla per iniziare a correre. Giovanni partecipa alla sua prima gara nel 1956, lo stesso anno che é nato Jhonny, e vinse il suo primo titolo: Campione della categoria 500 cc di Meccanica nazionale. Ma poi a causa della morte di un suo amico decise di cambiare le moto per le automobili.

 

Nel mondo delle automobili ha guidato una Volkswagen modificata da lui stesso, ma anche qui a causa di un incidente decise di appendere il casco al chiodo. “Ha influito anche l’aspetto economico. Non avevo sponsor e tutto quello che guadagnavo lo spendevo nelle corse, e invece decisi di mettere da parte qualche soldo prima di ritirarmi”.

 

Quando pensava che il mondo delle gare si fosse allontanato dalla sua vita, scopre che il figlio Jhonny ha la stessa passione. “Sin da piccolo a mio figlio piacevano i motori. Lui mi accompagnava sempre al lavoro e voleva aiutarmi. Addirittura gli mandai a fare una tutina da meccanico. Gli regalai una moto piccola e lui sempre se ne andava in giro e puntualmente sempre tornava accompagnato da un vigile”.

Giovanni non voleva che suo figlio si dedicasse alle gare di moto, almeno fino ai 18 anni. Ma a 16 anni, Johnny iniziò ad aprirsi strada in questo mondo. La sua grande notorietà ed i maggiori successi sono datati anni ‘70, gli anni della sua carriera motociclistica. Dopo essersi laureato due volte Campione del Mondo di motociclismo, classe 350 nel 1975 e F750 nel 1978, abbandonò le due ruote per mietere successi anche con le 4 ruote nonostante un terribile incidente. Fu infatti Campione Italiano Superturismo 1989; Campione Tedesco Superturismo 1993, 1994 e 1998; Campione V8 Star 2001 e 2002; Vicecampione Formula 2 1982 e DTM 1990.

Adesso, a portare in giro per il mondo il cognome Cecotto ci pensano i nipoti Johnny Amadeus e Jonathan.

Fioravante De Simone

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