Stragi e fosse comuni a Myanmar

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Myanmar. EPA/NYUNT WIN

MYANMAR: Un’investigazione giornalistica, promossa dall’Associated Press a Myanmar, ha potuto constatare che vi è stato effettuato un massacro e che sono state trovate cinque fosse comuni. I morti molto probabilmente sono cittadini Rohingya, appartenenti alla minoranza musulmana. Contro di loro è stata lanciata una brutale persecuzione. Il governo giustifica questo atteggiamento adducendo che i Rohingya sono implicati in azioni terroristiche. La persecuzione ha costretto ad una fuga in massa della popolazione che cerca asilo nei campi di rifugiati del vicino Bangladesh. Molti di loro hanno raccontato ai giornalisti la terribile esperienza vissuta nel villaggio Gu Dar Pyin dove è avvenuta una vera e propria strage. Hanno anche spiegato che i militari gettavano acido sui cadaveri per evitarne l’identificazione. Non sono state trovate prove di questo procedimento con l’acido, in cambio esistono evidenze delle pire nelle quali sono stati bruciati decine di cadaveri. Nonostante le molte prove il governo di Myanmar continua a negare tanto la strage come l’esistenza di fosse comuni.

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