Internet luogo minaccioso per quasi metà giovani

Ricerca telefono Azzurro-Doxa in vista Safer Internet Day

MILANO – Sono nativi digitali, ma per quasi metà di loro il web è un luogo minaccioso, dove c’è il rischio di incontrare malintenzionati e di essere vittime di cyberbullismo. E non sono solo timori: 6 ragazzi su 10 dicono di aver avuto esperienze negative durante attività di streaming online. Sono i risultati della ricerca effettuata da Sos Il telefono Azzurro insieme a Doxa kids su oltre 1000 giovanissimi, presentata a Milano in vista del Safer Internet Day.

Tra i rischi del web i ragazzi mettono al primo posto quelli legati alla sfera sessuale: il 44% dei giovanissimi tra i 12 e i 14 anni teme di incontrare malintenzionati, il 29% di fidarsi troppo di qualcuno online, il 19% di ricevere richieste di invio di foto o video. Al secondo posto la paura della violenza: il 38% degli adolescenti tra i 15 e i 18 anni teme il cyberbullismo, mentre il 32% dei bambini dai 12 ai 14 anni non vorrebbe leggere frasi volgari o violente.

I ragazzi sono consci anche dei rischi legati al condividere contenuti personali: il 23% dei 15-18enni teme l’utilizzo dei propri dati senza consenso. Ma anche le fake news sono una preoccupazione sentita dal 26% dei ragazzi dai 15 ai 18 anni, soprattutto in ambito salute visto che nel 21% dei casi vengono diffuse notizie diverse e discordanti in merito allo stesso tema, oppure informazioni che poi si rivelano false o inutilmente “terrorizzanti”.

Un terzo degli adolescenti acquista giochi online e dedica al web più di due ore al giorno, tra utilizzo della rete e gaming; nella fascia 8-11 anni lo fa oltre il 20%. I dati provenienti dalla linea di ascolto 1.96.96 guidata da Telefono Azzurro confermano le paure degli adolescenti con la gestione di un caso al giorno (323 casi) riconducibile a problematiche relative a internet.

Nel 2017 gli psicologi e gli operatori dell’associazione hanno offerto sostegno su disagi legati a cyberbullismo (33%), sexting (18%), atti autolesivi e suicidio (13%), grooming (7%), pedopornografia online (5%), informazioni su Internet (10%), dipendenza da internet (4%).

“Oggi il nostro impegno, unitamente a istituzioni, governi, aziende e società civile, dovrà essere non un impedimento alla vita “social” ma al contrario – ha detto Ernesto Caffo, presidente di SOS Telefono Azzurro – un’adeguata e precisa programmazione di azioni intente a rafforzare la sicurezza in rete, perché tutto possa essere usato e usufruito correttamente”.

Per questo Telefono Azzurro chiede alle aziende di condividere la Carta di Milano per la dignità dei bambini e degli adolescenti nel mondo digitale, che oggi è stata firmata e rilanciata dall’assessore comunale Roberta Cocco in un appuntamento cui hanno preso parte anche i ragazzi del Collegio San Carlo e dell’I.C. Cinque Giornate di Milano, le cui riflessioni sono diventate degli instant video grazie alla collaborazione con Giffoni Experience.