L’ombra della Russia sulle elezioni nordamericane

Trump e Putin si stringono la mano.
Non solo Facebook, così la Russia ha sostenuto Trump. (ANSA/AP Photo/Evan Vucci, File)

WASHINGTON: L’ombra dell’ingerenza russa nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti si allunga anche a quelle parlamentari di midterm. La rinuncia del consulente per la sicurezza nazionale di Trump, Michael Flynn dopo solo 24 giorni nel suo incarico, ha dato adito alla tesi secondo cui avrebbe avuto riunioni con l’ambasciatore russo in Usa a pochi giorni dalla presa di potere del nuovo capo di Stato, per parlare delle sanzioni che il governo del presidente Obama aveva imposto alla Russia.

Flynn, che in un primo momento aveva negato ogni connessione con l’ambasciatore russo, ha fatto un dietrofront dicendo che non si era spiegato bene e non aveva fornito l’informazione completa agli altri membri del governo

Lo stesso segretario di stato Rex Tillerson, in questo momento in viaggio in America Latina, ha ammesso che i russi potrebbero star elaborando strategie per interferire anche nelle prossime elezioni parlamentari che si terranno a novembre.

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