Maldive, polizia: “Giudici corrotti”

Un molo in una spiagge alle Maldive.(ANSA/AP Photo/ Gemunu Amarasinghe, File)

MALE’. – Non accenna a scemare la grave crisi politica alle Maldive. Dopo la proclamazione dello stato d’emergenza da parte dell’autoritario presidente Abdullah Yameen, continuano le intimidazioni ai giudici della Corte Suprema che avevano ordinato il rilascio dei suoi oppositori politici.

Il capo della polizia ha accusato i due magistrati arrestati di essere stati pagati milioni di dollari per emettere quella sentenza. “Abbiamo le prove delle transazioni in favore di Abdulla Saeed e Ali Hameed”, ha attaccato il capo della polizia Abdulla Nawaz. Con i due giudici è stato arrestato anche l’ex presidente Maumoon Abdul Gayoom accusato di aver corrotto dei parlamentari “per far cadere il governo e creare dissenso tra le forze armate”.

Ieri sera dopo l’arresto dei due giudici, gli altri tre membri della Corte Suprema hanno ritirato la loro stessa sentenza con cui la scorsa settimana avevano ordinato la scarcerazione di nove leader antigovernativi e il reintegro di 12 deputati dell’opposizione.

 

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