Presidente brasiliano al Venezuela: “Accettate gli aiuti umanitari”

Malgrado le differenze politiche tra i due paesi, Michel Temer ha ribadito che sono pronti ad elargire aiuto umanitario al Venezuela
Malgrado le differenze politiche tra i due paesi, Michel Temer ha ribadito che sono pronti ad elargire aiuto umanitario al Venezuela

BRASILIA.- Il governo brasiliano non è d’accordo su come stanno andando le cose in Venezuela. Ma questo non significa che non sia disponibile ad aiutare il paese vicino. È quanto afferma Michel Temer, ilmandatario brasiliano intervistato da Radio Guaiba nello statodi Rio grande do Sul.

Temer ha dichiarato che Brasile e Venezuela si trovano in una “disputa diplomatica” perché i brasiliani non condividono il modo politico in cui si affronta la crisi nel paese vicino.

Ma nonostante le differenze, il presidente brasiliano ha assicurato che tenta comunque di offrire aiuti umanitari. Soprattutto aicittadini venezuelani che sonoemigrati in Brasile scappando dalla crisi e si trovano nella parte nord del paese, specialmente a Boa Vista.

Difatti, la situazione dei venezuelani che lasciano il paese attraverso le frontiere si fa ogni giorno più pesante. Nel caso del Brasile, la maggior parte si trova a Boa Vista, prima città nello stato brasiliano Roraima, dopo la frontiera col Venezuela.

Temer ha sottolineato che il suo governo ha stanziato fondi per soccorrere queste persone, e perciò ha inviato quattroministri per verificare le condizioni di vita dei venezuelani. Il brasiliano ha indicato che rappresentano il 10% della popolazione di Boa Vista, all’incirca 40.000 rifugiati arrivati negli ultimi mesi.

Anche gli USA disponibili ad aiutare

Non soltanto il Brasileè disposto ad elargire aiuti umanitari. Anche gli USA fanno sapere che sonopronti per questo. Todd Robinson,l’incaricato degli affari con gli USA per il Venezuela, ha assicurato che la comunità internazionale è pronta adinviare aiuti umanitari.

Robinson ha twittato “Tutti vogliamo la stessa cosa: un’economia e una società che siano sane, che ci sia sicurezza e protezione.”
Robinson ha twittato “Tutti vogliamo la stessa cosa: un’economia e una società che siano sane, che ci sia sicurezza e protezione.”

Robinson ha twittato “Gli USA e il Venezuela condividono una storia e degli obiettivi comuni. Tutti vogliamo la stessa cosa: un’economia e una società che siano sane, che ci sia sicurezza e protezione.”

Robinson sostiene che ilpopolo venezuelano è vittima della creazione di “enti illegittimi” e del “sequestro dei voti” attraverso la consegna di cibo e medicine. Perciò “si merita qualcosa di meglio di una democrazia mascherata edegradata.”

L’americano ha informato che gli USA stanno con i paesi che hanno condannato la decisione unilaterale del CNE di convocare elezioni, e ha spiegato che le sanzioni USA non sono le responsabili della situazione critica del Venezuela.

Ma è compiaciuto che il suo governo abbia sanzionato funzionari venezuelani corrotti perché “è una misura per evitare l’entrata agli USA di delinquenti che approfittano per fare affari e utilizzare le banche americane.”

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