Vignali presenta il nuovo portale per il voto all’estero

Luigi Vignali presenta il nuovo portale del Voto all'Estero.
Luigi Vignali presenta il nuovo portale del Voto all'Estero.

CARACAS. – Il direttore generale per gli italiani all’estero Luigi Vignali, ha presentato alla stampa il portale per il voto all’estero che é stato realizzato dalla Dgit in collaborazione con la Direzione generale per l’informatica del Ministero degli Esteri, con il fine di assistere pienamente le sedi diplomatico-consolari di tutto il mondo, in vista delle prossime elezioni politiche in cui saranno coinvolti anche gli italiani all’estero.

“Lo scopo principale,” ha dichiarato Vignali “sarà quello di far partecipare il maggior numero possibile dei concittadini elettori all’estero”, che si calcola siano 4.300.000, 700.000 in più rispetto le scorse votazioni del 2013 un incremento del 20%.

“Per la prima volta” – ha detto il Direttore – “ci sono cosí tanti elettori e paesi coinvolti che sono 177, ossia 7 in più dalle elezioni scorse”. Una ulteriore novità sarà anche la partecipazione dei cittadini temporaneamente all’estero. Anche se non abbiamo cifre aggiornate possiamo dire che nel referendum del 2016 hanno partecipato circa 35mila di tali elettori, ci saranno anche 6000 militari che voteranno per corrispondenza”.

Questo portale potrà dunque assistere ad ogni momento del voto, la rete diplomatico-consolare responsabile della gestione di tale evento. “Potremo inoltre interagire rapidamente con le sedi che sono circa 200. Sarà come un radar con il quale potremo monitorare ed affiancare tutte le sedi”. Vignali aggiunge che sarà “come una digitalizzazione della Legge Tremaglia”.

Sara Castellani Consigliere alla Dg Informatica, ha spiegato che grazie a questo strumento, le sedi potranno interagire in modo informale ed immediato per mezzo di una chat diretta con la Direzione generale, per qualsiasi richiesta o chiarimento che verrà subito diretto alle persone indicate secondo la materia. Quindi in tempo reale sul portale appariranno tale richieste risolte o in lavorazione.

“Lo scadenzario” é un’altra funzione importante con le date e scadenze dei differenti eventi che riguardano la Dgiepm, poi ci sarà anche la sezione “documenti” con le informazioni relative che tutte le sedi dovranno ben conoscere, con i vari modelli inviati dal Viminale di cui fa parte anche il materiale elettorale da scaricare ed inviare alle tipografie e infine naturalmente tutta la normativa elettorale.

“Piani di volo” è un’altra sezione, spiega la Castellani “Per mezzo della quale le sedi ci faranno sapere tutti i dati sui voli aerei che porteranno a Fiumicino le schede votate e le alternative nel caso in cui il primo volo venga cancellato. L’ idea sarebbe quindi, di riunire in una sola data l’arrivo di tutti i voli per coordinare cosí nella forma più semplice possibile la raccolta delle schede, che verranno scrutinate successivamente a Castel Nuovo di Porto.” “Un lavoro complesso” come sottolinea Vignali “anche perché non tutti i Paesi sono ben collegati con l’Italia”.

“I questionari per le sedi” é una sezione invece che si dedicherà a raccogliere informazioni dalle differenti sedi all’estero sul materiale elettorale, se sará per corrispondenza, se verrá stampato in loco e il funzionamento di spedizione.

Un’altra sezione è quella delle “statistiche” che si occuperà di raccogliere informazioni sui plichi inviati e quelli restituiti, ci sará inoltre la sezione “verbali di distruzione” che riceverà notizie sulla distruzione del materiale non utilizzato che dovranno realizzare le sedi, al termine delle votazioni.

E per ultimo la sezione “domande frequenti” che si aggiornerà man mano che le sedi chiederanno chiarimenti e che sarà molto utile anche per i prossimi eventi elettorali.

Vignali ha anche spiegato la possibilità di realizzare video conferenze con le sedi dei Paesi con più elettori con il fine di essere trasparenti il più possibile.

Per quanto riguarda la sicurezza e trasparenza dell’evento elettorale, dice Vignali: “Abbiamo instaurato delle misure rafforzate che consistono in contratti rafforzati con le tipografie e servizi postali che dovranno rispondere a doveri di riservatezza e segretezza, incombendo in penalità molto forti nel caso non li compiano. Dovranno anche responsabilizzarsi con la tracciabilità dei plichi e la consegna diretta ai soli elettori. Ogni sede dovrà avere un responsabile elettorale e dovrà redigere i verbali dei momenti cruciali, come per esempio la consegna e restituzione del materiale dalle tipografie e servizi postali. Sulla busta esterna verrà applicato anche un codice a barre con i dati dell’elettore, anche se non in tutti i Paesi, per esempio quelli con pochi elettori come il Ghana o l’Etiopia.Tale codice consentirà un controllo maggiore nella contabilizzazione dei plichi rispetto al passato.