San Valentino, il “ti amo” degli scienziati nascosto nelle loro ricerche

La torta di fidanzamento del divulgatore scientifico Dave Mosher e della fisica Kendra Snyder , con la promessa 'Nerd per la vita' (fonte: Dave Mosher, nature.com) © AnsaFOTO

ROMA. – Pubblicazioni scientifiche, siti di scavo, reperti: cominciano da qui le storie d’amore di tanti ricercatori. Per San Valentino il sito Nature.com presenta le storie dei ricercatori che, per una volta, hanno usato gli strumenti della scienza a fini amorosi, nascondendo una proposta di matrimonio nei loro manoscritti o addirittura nei loro oggetti di studio, come i fossili e reperti archeologici.

Caleb Brown ad esempio, un ricercatore del Royal Tyrrell Museum a Drumheller, in Canada, decise di fare la fatidica domanda alla fidanzata Lorna O’Brien, un’esperta di fossili dello stesso museo, nella sezione dei ringraziamenti di uno studio che descriveva una nuova specie di dinosauro, il Regaliceratops peterhewsi. Poichè lo scritto rappresentava la prima descrizione della creatura, Brown sapeva che era destinato a durare e ad essere citato negli studi futuri. “E’ stato il mio tentativo di dare una qualche immortalità alla mia proposta”, commentò Brown.

Era il 2015, i giornalisti scoprirono la cosa, che divenne virale e imitata in tutto il mondo. L’archeologo Carl Mehling è stato ancora più originale. Fece la proposta alla collega Fiona Love Brady nello scenario di uno scavo a Big Brook, in New Jersey, nel 1998. Per evitare che altri lo trovassero, di notte nascose un anello di granito in un barattolo di caffè e lo seppellì nel letto del fiume. Il mattino seguente finse di avere appena scoperto il barattolo e lo consegnò a Fiona. Lei ne rovesciò il contenuto e trovò un flaconcino di vetro che conteneva l’anello, un componimento amoroso e un diamante non tagliato. Emozionato al sì di Fiona, festeggiò sul posto con una bottiglia di vino rosso. Carl, innamorato e speranzoso, la sera prima aveva nascosto anche quella.

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