Voto dei venezuelani all’estero impedito da mille problemi

I venezuelani residenti all’estero hanno denunciato una serie di problemi che ostacolano l’aggiornamento del registro elettorale.
I venezuelani residenti all’estero hanno denunciato una serie di problemi che ostacolano l’aggiornamento del registro elettorale.

CARACAS – Molte sembrano essere le difficoltà per aggiornare il registro elettorale dei venezuelani all’estero. Gli ostacoli riportati vanno dai “problemi tecnici” nei consolati venezuelani a quelli dei passaporti. Ma non sottovalutano neanche l’effetto negativo di costi e distanze per raggiungere gli uffici consolari che non sono alla portata di tutti.

Soprattutto perché l’aggiornamento del registro chiude il 20 febbraio. Il CNE ha iniziato il 10 febbraio l’aggiornamento del registro elettorale per le presidenziali del 22 aprile ma il processo durerà appena 10 giorni.  Un processo alla svelta per delle elezioni convocate in fretta, e denunciato dall’Osservatorio Elettorale venezuelano che fa notare l’irregolarità.

I problemi sussistono non soltanto all’estero ma anche nel paese. Voto Joven(organizzazione che promuove la partecipazione elettorale) ha dichiarato che l’iter è lento e attivo soltanto in alcuni municipi.

Inoltre, la coordinatrice di Voto Joven, Louisina Subero ha ricalcato che la crisi nel trasporto pubblico e la mancanza di risorse finanziarie per poter muoversi ha inciso negativamente sull’assistenza all’attività.

Le difficoltà all’estero

La Subero ha dichiarato che all’estero sono pochi i venezuelani che sono riusciti ad iscriversi al registro elettorale. Molti perché si trovano in situazione irregolare, senza permesso di soggiorno o sono richiedenti asilo. Altri perché non riescono a coprire le spese che implicano il viaggiare per raggiungere i consolati. Altri ancora, quelli che hanno i documenti a posto, chiamano ai Consolati e si sentono dire che ci sono “problemi tecnici e perciò il processo non è attivo.”

Inoltre, la Subero ha chiarito che una condizione per iscriversi è quella di avere la residenza nel paese dove si sta. Condizione stabilita nell’articolo 124 della Legge Organica deiprocessi Elettorali, riformata nel 2009. E molti venezuelani, purtroppo, non godono del diritto al voto perché non hanno la residenza.

Alcune situazioni

Voto Joven ha raccolto alcune testimonianze di cittadini venezuelani in giro per il mondo.  Ad esempio, Eglée Ortega,residente in Spagna da 5 anni, assicura che non è mai riuscita ad iscriversi né nel 2012 né per le elezioni del 2013.

“Questa volta è la prima che aprono il RE” dice Ortega “ma non tutti i venezuelani dispongono dei requisiti.”

I documenti richiesti sono la carta d’identità venezuelana e il DNI spagnolo, l’iscrizione consolare e il passaporto, e l’iter è pronto dopo 5 giorni.

Mentre testimoni in Cile informano che al consolato cileno distribuiscono 80 numeri al giorno e il processo è lento.

In Inghilterra, Fernando González, che vive a Londra, riporta che è stato molto difficile comunicarsi con il consolato. Ma una volta riuscito, la risposta ricevuta è stata che il processo era fermo per “problemi tecnici.”

In Irlanda, la situazione è drammatica.  Non c’è missione diplomatica perciò i venezuelani devono recarsi a Londra e molti di loro non hanno il visto per entrare in Inghilterra.

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