Europa League: Milan nel segno di Cutrone, ottavi ipotecati

Lucas Biglia in azione contro Virgil Misidjan. EPA/BORISLAV TROSHEV

RAZGRAD (BULGARIA). – Fra le tante incertezze, soprattutto societarie, il Milan ha una sicurezza. Gran parte dei destini rossoneri passano da Cutrone, che in questo periodo segna praticamente in ogni modo, non solo con i piedi, ma anche con il braccio (alla Lazio in coppa Italia) o di coscia (alla Spal).

Il 13/o centro è arrivato grazie a una lieve deviazione, forse di nuca forse con la scapola, nella trasferta con il Ludogorets, e altrettanto importante è il rigore che l’attaccante si è procurato nella ripresa, realizzato da Rodriguez, freddo sul dischetto nonostante fosse entrato in campo da 3′. Nel recupero poi il 3-0 di Borini, che ha ipotecato la qualificazione agli ottavi di Europa League, rendendo poco più di una formalità il ritorno fra una settimana a San Siro.

Dopo otto risultati utili di fila c’era il rischio di sottovalutare un avversario che non giocava da dicembre, dimenticandosi che i campioni di Bulgaria nel recente passato hanno accumulato più esperienza internazionale dei rossoneri. Gattuso però ha azzerato il turnover puntando sui titolari, e anche questo poteva essere un rischio, visto che nelle prossime settimane il Milan deve affrontare impegni sulla carta più duri, con Sampdoria, Roma, il ritorno della semifinale di coppa Italia con la Lazio e il derby contro l’Inter.

In assenza di cali domenica con la Samp, si è rivelata una scelta azzeccata per l’allenatore, che giura di sentirsi un traghettatore ma sta convincendo i dirigenti milanisti che potrebbe valer la pena puntare ancora su di lui. “Tutti lo seguono. Rino non pensa a un futuro lontano, ma partita dopo partita”, ha notato il club manager Abbiati, ammettendo però che “le speranze sono tante che possa rimanere”.

Fra un rifinanziamento complicato e voci su possibili nuove svolte societarie, il futuro resta incerto, e per Gattuso ora inizia il momento più complicato della stagione. Intanto il suo Milan ha mostrato di essere quadrato anche in Bulgaria, seppur con qualche difetto. All’inizio ad esempio si fa sorprendere dall’aggressività del Ludogorets, e impiega 20′ per produrre il primo guizzo, ovviamente con Cutrone.

A parte un’uscita sciagurata di Donnarumma, la difesa però non corre grandi pericoli e prima dell’intervallo un perfetto cross di Calhanoglu consente a Cutrone di sbloccare la partita. Dopo una sbandata rossonera a inizio ripresa (al 10′ traversa di Dyakov), al 18′ la fuga di Cutrone viene stoppata dalla spinta in area di Moti, e Rodriguez non sbaglia il rigore. Sul 2-0 c’è spazio per André Silva e nemmeno questa mezz’ora gli basta per sbloccarsi. Nel recupero il suo tentativo di colpo di tacco va a vuoto, ma permette a Borini di avventarsi sul pallone e trovare il definitivo 3-0.