Meridiana diventa Air Italy, col Qatar sfida Alitalia

Meridiana
Il logo Airitaly della compagnia aerea Air Italy (ex Meridiana), 19 febbraio 2018. ANSA

MILANO. – Da cenerentola dei cieli italiani, a un passo dal tracollo tra il 2015 e il 2016, a stella più brillante del firmamento, in grado di splendere più della affannata Alitalia, perennemente in cerca di rilancio e compratori. Meridiana, sotto la guida di Qatar Airways, dalla seconda metà del 2017 socio a fianco dell’Aga Khan, cambia nome in Air Italy, annuncia una forte espansione della flotta e delle rotte, promette posti di lavoro e punta a replicare il modello di eccellenza offerto dal suo blasonato azionista.

Con l’obiettivo, ha detto il ceo della compagnia qatariota, Akbar Al Baker, di diventare “il vettore nazionale per l’Italia”, scalzando Alitalia, e dimostrare così “che la stella siamo noi”. Il piano prevede un radicale rinnovo della flotta, che salirà dagli attuali 11 a 50 aerei nei prossimi tre anni (di cui 20 nuovi Boeing 737 Max 8, il primo dei quali arriverà ad aprile, e la restante parte costituita da Boeing 787-8 Dreamliner, che sostituiranno anche i cinque Airbus A330-200 che Qatar Airways concederà in leasing nella prossima primavera).

L’obiettivo è quadruplicare i passeggeri, da 2,5 a dieci milioni nel 2022, otto dei quali transiteranno da Malpensa, eletto nuovo hub della compagnia (che manterrà il suo quartier generale a Olbia). L’espansione porterà con sé “più di 1.500 posti di lavoro”, ha detto Al Baker, dopo i 400 cancellati nella crisi del 2016. E ai dipendenti l’Aga Khan e Qatar Airways promettono il 20% degli utili.

Su quando arriverà bocche cucite (“prima facciamo l’utile poi lo distribuiremo”), così come sugli investimenti per finanziare lo sviluppo: “dato un piano così ambizioso, saranno significativi” si è limitato a dire Francesco Violante, presidente di Meridiana. “Non un punto di arrivo ma l’avvio di un percorso importante, in cui la Sardegna continua a mantenere un ruolo centrale”, si augura invece il presidente della Regione Francesco Pigliaru davanti ai piani di sviluppo.

Ma è “un’occasione di sviluppo” anche per Milano, sottolinea il sindaco Giuseppe Sala davanti alla “prospettiva che si apre, il rafforzamento della vocazione e del posizionamento internazionale di Milano”. Soddisfatti ma cauti invece i sindacati: “Parliamo di un piano industriale molto ambizioso che, se realmente attuato, permette il recupero della forza lavoro attualmente in mobilità e anche delle nuove assunzioni – afferma Gianluca Langiu della Cisl Trasporti Gallura – credo però che la nuova azienda debba essere un po’ più coraggiosa nell’investire in Sardegna, in quanto non è pensabile che tutto il core business sia accentrato su Malpensa”.

I nuovi aerei sosterranno l’espansione del network: da maggio partiranno i nuovi voli da Roma, Napoli, Palermo, Catania e Lamezia Terme per Milano Malpensa, che serviranno le nuove rotte a lungo raggio per New York e Miami (da giugno) e Bangkok (da settembre), a cui si aggiungeranno entro fine anno altri tre collegamenti a lungo raggio e, nel 2019, il primo da Roma. Sul corto raggio il rafforzamento porterà a 50 le destinazioni servite entro il 2022.

“Ci sarà un rilancio sul mercato europeo e puntiamo a essere la ‘top airline’ per Italia, elegante, sofisticata, internazionale e innovativa. Saremo fonte di orgoglio per gli italiani nel mondo” ha detto Al Baker, promettendo standard in linea con quelli di Qatar Airways (eletta da Skytrax miglior compagnia per il 2017). La sfida ad Alitalia – 22,6 milioni di passeggeri nel 2016 – è lanciata.

(di Paolo Algisi/ANSA)