Le piante sono più antiche di 100 milioni di anni

Resti fossili di una pianta acquatica vissuta tra 125 e 130 milioni di anni fa sulla Terra.

ROMA. – Le piante hanno iniziato a colonizzare la Terra circa 520 milioni di anni fa, cioè 100 milioni di anni prima di quanto finora pensato sulla base dei resti fossili vegetali, che risalgono a 420 milioni di anni fa. Si tratta all’incirca della stessa epoca in cui sono comparsi i primi animali terrestri. Lo spiegano sulla rivista dell’Accademia delle scienze degli Stati Uniti (Pnas) i ricercatori dell’università di Bristol.

Nei suoi primi quattro miliardi di anni di vita la Terra era priva di forme vitali, fatta eccezione per quella sotto forma di microrganismi. Tutto è cambiato con l’arrivo sulla terra delle piante, che hanno avuto origine dalle alghe di stagno e hanno iniziato a ‘pennellare’ di verde i continenti, creando gli habitat adatti agli animali e influendo sul clima.

I ricercatori guidati da Jennifer Morris sono riusciti a riscrivere la loro storia servendosi del cosiddetto metodo dell’orologio molecolare, che studia le differenze genetiche tra le specie viventi e i resti di quelle fossili, per determinare la ‘nascita’ della specie e stimare il tempo trascorso dal momento in cui due specie, che discendono da uno stesso antenato comune, si sono separate.

“I resti fossili sono troppo scarsi e incompleti per aiutare a datare in modo affidabile l’origine delle piante terrestri. Con l’orologio molecolare abbiamo confrontato le differenze nella composizione genetica delle piante viventi, e usato le datazioni fossili per completare il quadro”, commenta Mark Puttick, co-autore dello studio. La conclusione è che l’antenato delle piante terrestri “era presente a metà del periodo Cambiano (cioè 515 e 505 milioni di anni fa) – conclude – più o meno l’epoca della comparsa dei primi animali terrestri conosciuti”.