Mattarella: “Venezia è sguardo dell’Italia sul futuro”

Ca' Foscari
Il Presidente Sergio Mattarella al teatro La Fenice con il Rettore Michele Bugliesi in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Ca' Foscari (Ufficio Stampa Quirinale)

VENEZIA. – Alle università va “la fiducia e la riconoscenza della Repubblica per il ruolo che svolgono”: così il Presidente Sergio Mattarella ha voluto sottolineare a Venezia, all’inaugurazione al Teatro La Fenice del 150/o anno accademico di Ca’ Foscari, “lo sforzo complessivo e globale che il Paese ha sempre fatto e continua a fare sul fronte della cultura, dell’innovazione e del futuro”.

Mattarella è tornato nuovamente in Veneto a 12 giorni di distanza dalla sua presenza per l’avvio del 796/o anno accademico dell’università di Padova. Per la città lagunare è stata la prima partecipazione di un Presidente all’apertura dell’anno accademico.

L’ateneo veneziano – che oggi ha conferito il dottorato honoris causa all’economista Richard Blundell, professore di politica economica alla University College di Londra – è per Mattarella la sintesi di una vocazione “alla collaborazione internazionale” che parte da lontano, da una città votata all’epoca della Serenissima al commercio e allo sguardo oltre i confini dei mari. In tempi più vicini ne è stata testimonianza la creazione di una facoltà di lingue straniere con una gamma che Mattarella ha definito “straordinariamente vasta” di insegnamenti che mettono assieme Oriente e Occidente.

Uno sguardo sul ‘diverso’ che, insieme alla creazione del primo istituto di studi superiori di economia in Italia, fanno di Ca’ Foscari “un ateneo con una offerta particolare – ha sottolineato – e un ruolo impegnativo nel nostro Paese”. Alla richiesta del rettore Michele Bugliesi “che ci siano prospettive di crescita concrete e stabili e risorse aggiuntive per premiare il merito e investire nella qualità, il Presidente della Repubblica ha risposto sottolineando che “i problemi indicati sono conosciuti e sono condivisi con gli altri atenei”.

Ma ha anche aggiunto che la costellazione degli atenei, “ciascuno con le sue caratteristiche, carismi, offerte e capacità” contribuisce nel suo insieme “all’elaborazione di riflessioni, indicazioni, progetti per il futuro dei giovani che lo governeranno per i prossimi decenni”. Quanto alle questioni poste dalle singole università, ha chiarito, “è bene che trovino una risposta sempre maggiore dalle istituzioni del nostro Paese”.

Nel suo intervento il rettore, ricordando gli oltre 20 mila iscritti e la crescita del 10% delle immatricolazioni nell’ateneo, aveva sollecitato, tra l’altro, “regole semplici, chiare, che rendano più agevole il compito di un’amministrazione di per se’ complessa”.

E ancora “l’autonomia di scegliere e la possibilità di essere giudicati in base alle scelte”. Dopo la cerimonia alla Fenice, Mattarella ha voluto visitare insieme al governatore Luca Zaia la mostra “L’arte sacra sulle Vie della Seta: le grotte buddhiste di Dunhuang, aperta nell’ateneo dal 22 febbraio all’8 aprile.

(di Rosanna Codino/ANSA)

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