Lombardia: campagna voto a malati, bufera su oncologo

Gori, grave. Fontana, solo passaparola. Violi, sistema marcio

MILANO. – Nuove polemiche in Lombardia in vista del voto per le regionali del 4 marzo. A scatenarle è stata la lettera che un medico ha inviato ai suoi ex pazienti invitandoli a votare l’assessore regionale al Welfare uscente Giulio Gallera, candidato con Forza Italia. Il fatto, definito “molto grave”, è stato denunciato dal candidato governatore del centrosinistra, Giorgio Gori, che in mattinata ha pubblicato sul suo profilo Facebook la foto della missiva, firmata dal dottor Alessandro Testori, aggiungendo che la signora a cui è stata inviata è morta nel 2011 “del tumore per cui era in cura”.

“Curare i malati di tumore e poi usarne gli indirizzi per fare campagna elettorale: pensavo si trattasse di un malcostume appartenente ad un’altra epoca. E invece – ha osservato il sindaco di Bergamo – devo constatare che in Lombardia l’ingerenza della politica sulla sanità è ancora all’ordine del giorno”. Nessun imbarazzo, invece, per l’aspirante governatore per il centrodestra, Attilio Fontana, secondo cui il medico “è un libero professionista che ha espresso le sue preferenze. Il passaparola – ha tagliato corto l’ex sindaco di Varese – è fatto anche di questo”.

Respinge ogni accusa anche il diretto interessato, Gallera, che, pur precisando di non essere stato messo a conoscenza dal dottor Testori della sua iniziativa, si dice “orgoglioso” dell’attestato di stima. E accusa Gori di “basse strumentalizzazioni perché privo di proposte concrete”.

Intanto l’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), dove il medico – come spiega lui stesso nella lettera, ha lavorato per 22 anni – con una nota ufficiale si è affrettato a dichiararsi “totalmente estraneo all’increscioso” utilizzo a fini di propaganda elettorale dei recapiti dei pazienti, sottolineando che Testori non ha più alcun rapporto professionale con l’istituto da marzo scorso e riservandosi di intraprendere azioni legali a tutela della sua immagine.

Nella polemica elettorale si è inserito anche l’aspirante governatore del Movimento 5 Stelle, Dario Violi, che ha bollato la vicenda come il “risultato del sistema marcio delle nomine, nel quale sono coinvolti sia il centrodestra sia il centrosinistra”.

(di Silvia Egiziano/ANSA)

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