Rientro cervelli fasullo,Regione blocca fondi Ateneo Sassari

(ANSA) – SASSARI, 21 FEB – Nelle intenzioni della Regione Sardegna, che l’aveva finanziato col programma “rientro cervelli” sulla legge 5 marzo 2008, il piano di assunzioni a tempo determinato dell’Università di Sassari doveva riportare nell’isola dei ricercatori sardi che lavoravano all’estero. Doveva essere una storia a lieto fine in mezzo a quotidiani racconti di “cervelli in fuga”. Invece l’epilogo di questa vicenda lo scriverà la Procura della Repubblica di Sassari, cui si è rivolto l’assessorato regionale della Pubblica istruzione, che ha sospeso il pagamento dell’ultima tranche di quel finanziamento, quasi mezzo milione di euro. Fondi con i quali l’ateneo sassarese aveva arruolato sette “cervelli” impegnati in Europa in vari settori di ricerca. L’ipotesi, sostenuta dai ricercatori esclusi e dal loro legale, Gianni Loy, è che cinque su sette non avessero i requisiti: avrebbero solo “intrattenuto saltuarie relazioni scientifiche di collaborazione con istituti stranieri” o svolgevano dottorati di ricerca nell’Isola. Il 28 novembre 2012 la Regione aveva approvato la procedura per “Rientro dei cervelli”, la serie di contratti triennali per favorire il ritorno di docenti e ricercatori sardi che avessero “maturato importanti esperienze professionali all’estero”, come era scritto. L’opportunità era offerta a laureati nati o residenti in Sardegna o figli di genitori nati o residenti in Sardegna. Titoli richiesti: dottorato di ricerca o specializzazione medica e curriculum scientifico-professionale idoneo alla ricerca. Infine, si chiedeva la dichiarazione dell’università estera di riferimento, per certificare l’attività condotta per tre anni. I candidati esclusi e il loro avvocato avevano battuto ogni strada pur di ottenere giustizia, ispirando interrogazioni parlamentari e in consiglio regionale. L’avvocato Loy si era anche rivolto senza successo all’Università di Sassari e, solo dopo una segnalazione alla Procura di Sassari, aveva informato la Regione che, con il Servizio anticorruzione, ha sospeso l’ultimo pagamento di un finanziamento da 1,5 mln erogati in più tranche e ha trasmesso l’istruttoria ai magistrati.(ANSA).