Addio a Billy Graham, il confessore dei presidenti Usa

E' stato il più famoso predicatore d'America, lottò con Mlk . (Photo by Keystone/Getty Images)

NEW YORK. – E’ stato uno dei più grandi predicatori del ventesimo secolo, uno dei leader religiosi più ascoltati ed influenti della storia, che con i suoi iconici sermoni, le sue ‘messe’ oceaniche e le sue ‘crociate’ ha raggiunto centinaia di milioni di persone in ogni angolo della Terra, dai villaggi più poveri e sperduti del terzo mondo ai più esclusivi luoghi del potere.

A partire dalla Casa Bianca, dove in oltre 60 anni di attività è stato consigliere spirituale di diversi presidenti americani, da Dwight Eisenhower a Barack Obama, passando per Harry Truman, Lyndon Johnson e Richard Nixon. Ma Billy Graham, spentosi a 99 anni nella sua casa di Montreat, in North Carolina, è stato molto di più di un pastore evangelico, di uno dei più appassionati divulgatori della Bibbia.

Negli anni ’50 e ’60 ha combattuto a fianco del movimento dei diritti civili di cui è diventato uno dei leader. Lui che da sempre era stato contro la segregazione razziale e che divenne intimo di Martin Luther King, conosciuto nel 1955 in Alabama in occasione delle proteste che sfociarono nella marcia di Selma.

Celebre la frase che qualche anno prima aveva pronunciato durante un comizio a Chattanooga, Tennessee, quando scese dal palco per rimuovere i cordoni che dividevano gli afroamericani dagli altri: “Siamo stati orgogliosi e abbiamo pensato di essere migliori di ogni altra razza, ogni altro popolo. Signore e signori, finiremo all’inferno per questo nostro orgoglio”, disse rivolto ai bianchi presenti.

Fu uno dei pochissimi predicatori a portare il suo messaggio di fede, di redenzione e di pace oltre la Cortina di ferro negli anni della Guerra Fredda, e si rifiutò di andare in Sudafrica durante l’apartheid intrattenendo una fitta corrispondenza con Nelson Mandela durante la sua prigionia.

La sua è stata dunque una figura a tutto tondo con un’audience che non ha eguali. Amplificata dai mega-raduni negli stadi (in cui è arrivato a riunire oltre un milione di persone), dai tanti libri pubblicati e dalla sua costante presenza in Tv e sul web. La sua parola – secondo i calcoli – è arrivata in sei decenni a oltre due miliardi di persone.

Certo, Graham è stato anche un personaggio controverso. E’ stato criticato per una interpretazione della Bibbia considerata da molti troppo fondamentalista e per il suo fervente anticomunismo. Alla fine degli anni ’60 si schierò a favore della guerra del Vietnam e contro il movimento pacifista. E fece discutere la sua stretta vicinanza con Nixon. Nel 1991, poi, all’inizio della prima guerra del Golfo fece scalpore quando rivolgendosi alla nazione disse: “Ci sono tempi in cui dobbiamo combattere per la pace”.

Ma la sua scomparsa in queste ore unisce gran parte dell’opinione pubblica e della politica americana, mettendo per una volta a tacere le divisioni e mettendo d’accordo anche Donald Trump e Barack Obama. “Non c’era nessuno come lui!. Mancherà ai cristiani e a tutte le religioni. Un uomo molto speciale”, ha twittato il tycoon. “E’ stato un umile servitore e con saggezza e grazia ha dato una speranza e una via da seguire a generazioni di americani”, ha commentato sempre su Twitter l’ex presidente.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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