Boom ondate di calore in Europa, Roma tra le più colpite

Studio, in futuro più eventi estremi, da siccità a esondazioni

ROMA. – Ondate di calore più lunghe e frequenti, temperature sempre più elevate, bombe d’acqua che fanno esondare i fiumi, siccità ad assetare campi e bestiame. Il futuro dell’Europa sembra delinearsi così, a causa del cambiamento climatico che sta alimentando gli eventi meteorologici estremi.

Nei prossimi decenni Roma sarà tra le capitali più colpite dall’afa, che non darà tregua nemmeno in Sicilia e Pianura Padana facendo salire il termometro ben oltre i 40 gradi, con rischi concreti per la salute. A lanciare l’allarme è l’università inglese di Newcastle, secondo cui tra il 2050 e il 2100 le città europee si troveranno a dover fronteggiare più eventi estremi di quanto finora ipotizzato.

In uno studio pubblicato sulla rivista Enviromental Research Letters, i ricercatori hanno preso in esame le 571 città che fanno parte dell’Urban Audit di Eurostat, e hanno scoperto che nessuna sarà risparmiata dalle conseguenze del riscaldamento globale. Gli esperti hanno usato i modelli climatici per tentare di prevedere cosa accadrà in Europa in tre scenari legati alle emissioni di CO2, che determinano impatti bassi, medi e alti del cambiamento climatico.

Anche nell’ipotesi più ottimistica, il numero di giorni caratterizzati da ondate di calore, nonché le temperature massime raggiunte in quei giorni, aumenteranno in tutte le città osservate. In Europa meridionale ci sarà il maggior incremento delle giornate d’afa, mentre nell’Europa centrale si registreranno gli aumenti di temperatura più elevati (fino a +7 gradi nello scenario ottimistico, e fino a +14 gradi in quello pessimistico).

Roma, ma anche Stoccolma, sono le città in cui si attende la crescita maggiore del numero di giornate torride – quelle che abbiamo ben conosciuto l’estate scorsa e a cui abbiamo dato i nomi di Scipione, Caronte e Lucifero. I picchi di temperatura più accentuati saranno invece a Praga e a Vienna.

Sempre in base allo studio, le esondazioni dei fiumi affliggeranno l’area nord-occidentale, da Dublino a Helsinki, mentre la siccità morderà soprattutto nel Sud dell’Europa, dove potrebbe essere 14 volte peggiore rispetto a quella sperimentata finora. Madrid e Lisbona saranno le città più colpite dalla mancanza d’acqua, che però si farà sentire ovunque.

Ci saranno poi una serie di centri urbani in cui a picchiare saranno contemporaneamente le ondate di calore e la siccità. Tra questi Atene, Nicosia, La Valletta, Sofia e, in Italia, Siracusa, Bologna, Cremona, Modena e Reggio Emilia. “Sebbene le regioni dell’Europa meridionale si siano adattate ad affrontare la siccità – avverte l’autrice principale dello studio, Selma Guerreiro – questo livello di cambiamento potrebbe essere oltre il limite di sopportazione”.

(di Laura Giannoni/ANSA)

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