Atalanta, Gasperini: “Borussia? ce la giochiamo”

Gasperini, l'allenatore che ha portato in alto l'Atalanta.
Gasperini, l'allenatore che ha portato in alto l'Atalanta.

BERGAMO. – Trovarsi nel bel mezzo d’una tappa epocale della storia dell’Atalanta e sforzarsi di non pensare ad altro che al terreno di gioco. A parte la divagazione in tema discesa libera olimpica: “Speriamo che l’oro di Sofia Goggia sia di buon auspicio anche per la Bergamo del pallone”. “Il calore dei tifosi? Siamo undici contro undici, il calcio è tutto lì”.

È il mantra di Gian Piero Gasperini nel prepartita della vigilia al Mapei Stadium di Reggio Emilia: “Per noi resta una partita di calcio e come tale va preparata – dice il tecnico nerazzurro -. Il contorno di entusiasmo, di emozioni e di grande attesa non deve distrarci: di fronte c’è una squadra forte”.

Alla forza d’urto dei trequartisti tedeschi alle spalle del centravanti Batshuyai, i bergamaschi sono pronti a rispondere ribadendo la formula Gomez-Ilicic con Cristante dietro. Modulo senza centravanti, come al Signal Iduna Park: “Ci sarà un trattamento speciale per Ilicic, anche lui ha fatto due gol giovedì scorso – prosegue Gasperini -. Il Borussia è forte in fase offensiva. Il confronto dell’andata, a fasi alterne, ci ha dato la giusta dimensione delle forze in campo: ora ci conosciamo meglio, noi dobbiamo limitare alcuni errori e fare bene quello che ha dato fastidio al Dortmund”.

Nelle rispettive partite di campionato, scelte all’opposto sul turnover. Gollini, Mancini, Palomino, Castagne, Gosens e Petagna sono pronti al passo indietro a favore dei titolarissimi Berisha, Toloi, Caldara, Hateboer, Spinazzola e appunto il fantasista mancino in linea con il Papu Gomez, a puntare i vertici dell’area.

Ma, secondo Gasperini, l’andirivieni non sposterà gli equilibri: “Dalla domenica al giovedì non è che cambi granché. Ormai un po’ tutti sono abituati a giocare con questa frequenza”, taglia corto. C’è una rivendicazione d’orgoglio: “Siamo qui con le nostre forze, il 3-2 subìto lascia aperti i giochi. Noi abbiamo il fattore campo, loro due risultati su tre. Diciamo il 51-49 per loro, come percentuali”.

“L’approccio rispetto alla partita di ritorno contro il Lione del 7 dicembre è diverso, lì si decideva il primo o il secondo posto nel Gruppo E e abbiamo visto quanto poco contasse – sospira Gasperini -. Qui si gioca al meglio dei 180 minuti e il risultato dei primi 90′ ci consente di superare il turno lo stesso. Sarà proprio la gara di Dortmund a insegnarci cosa dobbiamo fare e cosa no”.

Sul fronte ospite, possibile rientro del capitano Schmelzer come terzino sinistro al posto di Toljan, con Götze dal primo minuto tra le linee al posto di Reus e Dahoud o Sahin in mediana al fianco di Castro per ovviare alla squalifica di Weigl.

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