Cne, non c’è tempo per organizzare le mega-elezioni

Tibisay Lucena, presidente del Cne, e Delcy Rodríguez, presidente dell'Anc, hanno reso noto che non vi sarà accorpamento di presidenziali e parlamentari. 
Tibisay Lucena, presidente del Cne, e Delcy Rodríguez, presidente dell'Anc, hanno reso noto che non vi sarà accorpamento di presidenziali e parlamentari. 

CARACAS – Non vi saranno mega-elezioni. Tibisay Lucena, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, ha ammesso che l’organismo che presiede non è in condizione di accorpare presidenziali e parlamentari. Manca il tempo. Ma ha anche assicurato che non vi è nessuna intenzione di valutare la possibilità di una data alternativa a quella già fissata per le presidenziali. I venezuelani, quindi, si recheranno alle urne il 22 aprile per eleggere il prossimo presidente della Repubblica.

Delcy Rodríguez, presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente, da parte sua, ha assicurato che la proposta di anticipare le elezioni presidenziali fu fatta a suo termpo dal deputato Julio Borges, in una delle riunioni realizzate in Repubblica Dominicana tra Opposizione e Governo.

Naufraga, almeno per il momento, la proposta di Diosdado Cabello, integrante dell’Anc e vicepresidente del “Partido Socialista Unido de Venezuela”. Il numero due del partito di governo aveva lanciato l’idea di accorpare presidenziali e parlamentari; idea subito rilanciata dal presidente della Repubblica, Nicolás Maduro.
La reazione dell’Opposizione fu immediata. E insorse contro la proposta. Proteste inutili poiché il Consiglio Nazionale Elettorale, in tempo record, annunciava la nuova data: l’appuntamento elettorale che la Costituzione prevedeva per fine dicembre era anticipato al 22 aprile.