Europa League: Milan pericolo Arsenal, Lazio occhio a Junior

Gli accoppiamenti per gli ottavi di UEFA Europa League. EPA/SALVATORE DI NOLFI

NYON (SVIZZERA). – “Lo scontro fra il Milan e l’Arsenal è indubbiamente di livello della Champions League”. Lo dice a Nyon Eric Abidal, ex difensore di Lione e Barcellona, ora ambasciatore della Uefa per la finale dell’Europa League che si svolgerà il 16 maggio proprio a Lione.

Di tutti gli ottavi di finale di Europa League (andata 8 marzo, ritorno il 15)  quello fra i rossoneri ed i Gunners (andata a San Siro) è di sicuro il più affascinante, e non privo d’insidie per i rossoneri. Sembra essere andata meglio alla Lazio, che ha trovato la Dinamo Kiev, allenata dall’ex ct della Bielorussia Aliaksandr Khatskevich e che in attacco schiera il pericoloso brasiliano Junior Moraes, a segno sei volte in otto partite nell’Europa League.

Christian Abbiati, club manager del Milan, non può nascondere una certa delusione: “Onestamente, avremmo preferito incontrare una squadra del calibro dell’Arsenal più avanti. Si tratterà comunque di uno scontro affascinante”. L’ex portiere sa di cosa parla: prese parte infatti all’ultimo confronto fra le due squadre, nel febbraio 2012, per gli ottavi di Champions. Il Milan vise 4-0 a San Siro, ma si fece quasi rimontare (3-0) all’Emirates.

“Me ne ricordo bene. Facemmo una gran gara all’andata – dice Abbiati -, mentre al ritorno, non entrammo in campo con la determinazione necessaria. Pensavamo di essere già qualificati e perdevamo 3-0 alla fine del primo tempo. Per fortuna, non abbiamo incassato il quarto gol”.

Abbiati non pensa che il Milan di oggi corra lo stesso rischio. “Con Gattuso la squadra deve stare sempre sul pezzo – sottolinea -, e lo si è visto anche con il Ludogorets”. Il manager rossonero apprezza il lavoro del nuovo allenatore: “il buon momento del Milan dipende da tante cose – spiega -. L’allenatore dà forza, e un’idea di gioco. Il Milan si muove bene, da squadra. Tutti in società si sentono coinvolti”.

David Miles, segretario generale dell’Arsenal parla di “partita di spicco degli ottavi di finale”. Il dirigente londinese aggiunge che “si tratterà di due gare di altissimo livello. I tifosi apprezzeranno certamente”. Secondo lui, affermare che i rossoneri sono meno forti di qualche anno fa è sbagliato. “Il Milan rimane una formazione di primissimo piano – sottolinea -. Noi vogliamo comunque andare avanti in questa competizione, anche perche’ l’Europa League offre uno sbocco verso la Champions, che ci sembra difficile riuscire a raggiungere tramite il campionato”.

Come il Milan, anche la Lazio è impegnata su tre fronti, ma per Angelo Peruzzi, “è assurdo scegliere fra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Anche se è difficile mantenere la concentrazione alta ad ogni gara, vogliamo arrivare il più in alto possibile in tutte le competizioni”.

Il manager biancoceleste è moderatamente soddisfatto dall’esito del sorteggio: “con quattro squadre provenienti dalla Russia e dall’Ucraina, sapevamo che poteva capitarci una trasferta disagiata”. Ma l’ex portiere non ritiene che il freddo e la distanza siano le sole insidie per la Lazio: “la Dinamo Kiev è una squadra giovane, brillante con talento. Sarà importante ottenere un buon risultato già all’andata, a Roma”.

Poi Peruzzi assicura che tutto è risolto con Felipe Anderson: “il ragazzo sta giocando molto bene. Ma qualcuno deve capire che non si puo’ giocare in quindici”.

Secondo Revaz Tchokhonelidze, direttore generale della Dinamo Kiev (seconda in campionato, dietro lo Shakhtar Donetsk), “la Lazio è una grande squadra, chiaramente favorita in questa doppia sfida. Noi siamo molto giovani e la possibilità di affrontare un avversario del livello della Lazio sarà molto utile. Ci permetterà di fare il pieno di esperienza. Ma non abbiamo paura”.