Elezioni: pescatori Alghero restituiscono schede,non votiamo

(ANSA) – ALGHERO, 26 FEB – Da anni cerchiamo di far capire inutilmente a tutta la classe politica che le normative vigenti puniscono pesantemente le marinerie, ma dato che il nostro grido di dolore è rimasto inascoltato non andremo a votare”. Con questa motivazione una delegazione di pescatori algheresi, guidati dal presidente del Consorzio Banchina Millelire, Giovanni Delrio, si sono presentati questa mattina nella sede del Comune e hanno riconsegnato le schede elettorali. Gli autori della protesta, avallata ieri sera da oltre cinquanta operatori al termine di un’infuocata assemblea a porte chiuse, sono stati accolti dal vicesindaco Raimondo Cacciotto e dall’assessora dell’Attività produttive Ornella Piras. Tra i nodi da sciogliere ci sono il fermo biologico per la pesca dei ricci e dell’aragosta, l’abusivismo e le misure di contrasto, la pesca a strascico sui bassi fondali che distrugge il patrimonio ittico, le quote del tonno, l’esigenza di controlli più adeguati. “Per altre categorie sono previste forme di aiuto legate all’impossibilità di operare, ma se i pescatori tengono le barche ormeggiate per via del maltempo nessuno li sostiene”, hanno denunciato i rappresentanti delle marinerie locali. Sulla pesca dell’aragosta, regina incontrastata della tavola ad Alghero, i pescatori chiedono l’adeguamento alla normativa nazionale, che consente la pesca da maggio a dicembre. “Da noi si inizia l’1 marzo e si finisce il 30 agosto, così i ristoranti e gli appassionati devono approvvigionarsi dalla Sicilia, da Cuba o dalla Tunisia”. “Pieno sostegno alle istanze della marineria algherese”, hanno detto Cacciotto e Piras ai pescatori accorsi a Porta Terra. Mercoledì 28 febbraio, alle 15, il sindaco Mario Bruno farà da mediatore tra gli autori della protesta e l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nel corso di un nuovo incontro convocato nella sede del Comune. (ANSA).