Significato e origine di: colono

significato

Parlando di “cafone” abbiamo cercato di riportare il vocabolo nell’area di significato sua propria, ricollocando la parola nella sfera lessicale del tema: “comportamenti linguistici”.

“Cafone” (= chi parla male una lingua) rientra quindi nella famiglia di parole che hanno per radice il vocabolo greco phōnè” (= voce).

La stessa cosa abbiamo fatto poi per “villano” (= colui che risiede in villa, cioè nella residenza di campagna, la fattoria). Contrapposto ad “urbano” (= che vive nell’urbe, vale a dire in città).

Così cafone dal significato di “uno che parla male”, dopo un certo tempo è andato a significare “contadino”; e poi è passato da qui a “maleducato”. Fino a diventare “incivile”.

Se cafone è anche – impropriamente – contadino, vediamo che cos’è “colono”.

Così finalmente potremo confrontare i tre vocaboli: cafone, villano, colono.

Colono è un sostantivo appartenente ad una famiglia di parole, che dal punto di vista strutturale e semantico, deriva dal verbo latino “colo (colo, colui, cultum, còlere)”, che significa essenzialmente tre cose (tecnicamente si dice: ha tre accezioni); indica, infatti, tre attività umane, strettamente collegate tra loro, forse anche consequenziale l’una all’altra: 1) Insediarsi (fermarsi ad abitare); 2) Coltivare la terra; 3) Produrre (attraverso rapporti sociali e interazione col territorio) una serie di abitudini, fino a strutturarle come sistema di valori (le istituzioni) e di riti (la religione) da tramandare. Il culto e la cultura.

Tra le parole latine che contengono la radice di colo troviamo: incola [it.: “inquilino”] (abitante), colonia (città fondata da una città-madre), colonus (abitante di una colonia), cultor (coltivatore), cultura (coltivazione), cultus [sost.] (coltivazione), cultus [agg.] (coltivato). Inoltre l’ètimo “cola” compare col significato di “abitante” anche come suffisso di parole composte, sia in latino che in italiano.

Tra le parole italiane segnaliamo: coltura e cultura, colto, culto, coltivato, agricoltura, oltre a colonia, colono, cultore, inquilino, già richiamate.

Il resto – per quanto riguarda la modificazione di significato – lo fa la metafora.

Luigi Casale