Robot al posto di operai, rivoluzione jeans Levi’s

Con la corsa all'automazione tremano i dipendenti nei paesi in via di sviluppo

NEW YORK. – Levi Strauss ha inventato i jeans più di un secolo fa, rivoluzionando il fashion. Ora lancia una nuova rivoluzione: automatizzarne la produzione con robot-laser al posto degli operai per le finiture, ovvero per le pieghe, le sfilacciature e il colore che rende il jeans trendy. La svolta nelle fabbriche è già iniziata, con l’obiettivo entro il 2020 di sostituire tutti i dipendenti-umani che si occupano del lavoro di rifinitura dei jeans, un lavoro in alcuni casi che implica l’utilizzo di materiali tossici.

La decisione di automatizzare gli impianti è dettata dalla necessità di accelerare il processo manifatturiero per rispondere ai rapidi cambiamenti nella moda. Un robot e’ in grado di effettuare le rifiniture di un paio di jeans in 90 secondi contro i 6-8 minuti, in alcuni casi addirittura 20, di un operaio in carne e ossa. Il robot laser è “il futuro della manifattura dei jeans” afferma Chip Bergh, l’amministratore delegato di Levi Strauss, al Financial Times, spiegando come l’automazione “riduce gli sprechi e i costi”.

I laser nell’industria dei jeans sono in circolazione da una quindicina di anni, ma quelli usati da Levi Strauss a differenza degli altri non richiedono alcun intervento umano, consentendo di ridurre la catena manifatturiera: i jeans sono trattati dai laser dopo il lavaggio concedendo a Levi Strauss di effettuare cambiamenti dell’ultimo minuto sullo stile. Una volta che i jeans sono andati in produzione possono poi arrivare nei magazzini per la distribuzione in tre mesi, rispetto ai sei attuali.

La rivoluzione dei robot in casa Levi Strauss, così come in molti grandi colossi americani, mette a rischio gli operai dei paesi in via di sviluppo, i ‘preferiti’ dall’industria del fashion, che si troveranno a far fronte a una crescente concorrenza. Finora le grandi aziende hanno delocalizzato per ridurre i costi: con i robot, invece, il costo del lavoro viene praticamente abbattuto a fronte di un investimento iniziale, annullando o almeno riducendo l’esigenza di guardare ai paesi in via di sviluppo per manodopera a prezzi bassi.

Un effetto i robot lo hanno comunque sul mercato del lavoro nel suo insieme, rendendo meno indispensabili i lavoratori in carne ossa per alcuni impieghi: negli Stati Uniti non solo in alcune fabbriche ma anche alcuni negozi sono ormai completamente automatizzati, con robot che servono dal caffè al gelato. Per Levi Strauss l’automazione non si traduce – riporta il Wall Street Journal – almeno nell’immediato nel riportare la produzione negli Stati Uniti.