Paciocco, un gioiellino targato CIV che sogna in grande

Paciocco
Paciocco insieme all'amico Daniel De Oliveira

CARACAS – Una volta il ciclista italiano Marco Pantani disse: “Non c’è supermarket dove si compra la grinta: o ce l’hai, o non ce l’hai. Puoi avere il tecnico migliore, lo stipendio più alto e tutti gli stimoli di questo mondo, ma quando sei al limite della fatica sono solo le tue doti ad aiutarti.” Questa frase può essere valida non solo nel ciclismo, ma in tutti gli sport. Un esempio della veracità di questa frase é il centrocampista venezuelano Tomás Rincón. Ma, c’è un ragazzo che vuole seguire le orme del campione di San Cristóbal, stiamo parlando dell’italo-venezuelano Alessandro Paciocco Alia (23 anni).

“Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo tre anni sui campetti del Centro Italiano Venezolano di Caracas. Allora il mio allenatore era Luigi Celli. Poi, sono andato a giocare con la scuola nella quale studiavo, il San Ignacio de Loyola, culla di grandi calciatori e instituzione storica del calcio venezuolano. Con loro ho giocato da quando avevo 5 anni fino ai 13, qui ho avuto come allenatore Leopoldo ‘Polín’ Páez Pumar. Dopo ogni gara, Polin e mio papá sempre mi davano consigli.”

Dopo l’esperienza con la squadra del Loyola, il calciatore nato a Caracas il 1 settembre del 1994, ritorna a giocare con il CIV di Caracas nella ‘categoría Infantil B’. Con gli azzurrini si mette subito in mostra e viene promosso all’Under sotto gli ordini di Alfonso Sgambato. Con il club di Prados del Este scende in campo alcuni fine settimana.

“Dopo aver giocato con il CIV, nella stagione 2008-2009 inizio a giocare con il Caracas Fútbol Club. Allora avevo 14 anni, ma io scendo in campo con l’Under 17 che era allenata da Daniel Nikolac.”

Con i “Rojos del Ávila”, il campione di origine siciliana e abruzzese assorbe come una spugna tutti i consigli del mister Nikolac e mostra la sua crescita sportiva in campo. Grazie alle ottime prestazioni iniziano ad arrivare le prime convocazioni in nazionale.

“Le prime convocazioni arrivano per partecipare al Campionato Sudamericano Under 15, disputato in Bolivia. Allora il commissario tecnico era Lino Alonso (R.I.P.). Quella del torneo continentale é stata una bellissima esperienza. In quel periodo ho partecipato anche ad alcuni stage della Vinotinto Under 17 che era allenata da Daniel Oliveira. Oltre a me c’erano altri ragazzi dell’U15, come Juan Pablo Añor, oggi nel Málaga FC.”

Il Sudamericano in cui ha partecipato il gioiellino italo-venezuolano di Caracas si era disputato in Bolivia nel 2009 dal 6 al 22 novembre. Qui la baby vinotinto sfidò: Bolivia (1-1), Paraguay (ko 1-3), Brasile (sconfitta per 7-0) e Cile (ko 2-1). Tutte le gare della nazionale venezuelana andarono in scena sul campo dello stadio Félix Capriles della citá di Cochabamba,

“Ho un ottimo ricordo di quel torneo. Quella era la prima volta che avevo la possibilità di rappresentare il mio paese all’estero. Ricordo che mi hanno assegnato la maglietta numero 8, quella che ho sempre sognato: la stessa che usa il mio ídolo Tomás Rincón. Ricordo che quando mi hanno detto che avrei giocato con quella maglia ero felicissimo”.

Una volta, Johan Cruyff, stella dell’Olanda Meccanica degli anni ’70 disse: “Il calcio consiste fondamentalmente in due cose. La prima: quando hai la palla, devi essere capace di passarla correttamente. La seconda: quando te la passano, devi saperla controllare. Se non la puoi controllare, tantomeno la puoi passare”. Paciocco, é un campione che quando ha la palla al piede sa come sfruttare al meglio ogni opportunità. Una delle caratteristiche di Alessandro é l’ottimo gioco aereo e la sua abilità nel battere le punizioni, oltre ad avere ereditato l´intelligenza calcistica del padre, grande calciatore del Deportivo Italia negli anni ´80 e dallo zío  l’italovenezuolano Riccardo altrettanto grande calciatore della Serie A, Milan, Lecce … negli stessi anni

Alessandro Paciocco Alia (23 anni).

Grazie all’ottima performance nel Sudamericano, Paciocco attira su di sé gli sguardi di diverse società europee, tra cui l’Empoli. La società toscana, nota a livello mondiale per il suo settore giovanile, convoca il caraqueño per uno stage.

“Chiamano mio padre e c’inviano tutto il necessario per andare in Italia: biglietto e pensione (vitto e alloggio). Mi alleno con l’Empoli durante cinque giorni e poi rientro in Venezuela.”

Paciocco, rientra in Venezuela e si allena insieme alla prima squadra del Caracas che allora era allenata dal Mr. Ceferino Bencomo. Mentre stava preparando la trasferta di Coppa Venezuela contro il Carabobo riceve nuovamente la telefonata dell’Empoli. “Mio padre ricette quella telefonata e mi disse che l’Empoli mi richiedeva. In quell’occasione dovetti affrontare tutto da solo. La società toscana mi dava tutto: studi, alloggio, alimentazione ed una paghetta. In principio, quello che mi ha colpito di più é stato il freddo. Avevo costanti dolori di testa, però poi mi sono adattato.”

Con i toscani, Paciocco disputa la Coppa Carnevale del Torneo di Viareggio 64° Edizione 2012, dove sfida gli ungheresi del Honvéd (vittoria 3-0 e lui gioca 28 minuti), gli uzbechi del Tashkent (0-0 e 29 minuti disputati), l’Arzanese (pareggio 0-0) e Fiorentina. Contro i viola in ottavi di finale Paciocco parte titolare e gioca i 90 minuti dei tempi regolamentari. Il derby toscano andrà ai supplementari e ad avere la meglio sarà la Fiorentina che vincerà 3-0 dopo i calci di rigore. Per la cronaca quel Torneo di Viareggio fu dalla Juventus che in finale superò per 2-1 la Roma. Ricordiamo che il Torneo di Viareggio é uno dei migliori al mondo. Hanno lasciato il segno in questa prestiosa manifestazione campioni che adesso militano nelle big delle squadre europee. Basta pensare che la base della nazionale tedesca che ha vinto il mondiale del 2014 è passata per Viareggio difendendo i colori del Bayern Monaco.

“L’esperienza del Torneo di Viareggio é incredibile. Poi ho avuto l’occasione di giocare un derby partendo come titolare. Ricordo che fu una gara molto combattuta e solo i tiri dal dischetto hanno interrotto la parità. Sfortunatamente non é andata bene ai rigori.”

Con l’Empoli, Alessandro Paciocco ha giocato nel Torneo Primavera dove é sceso in campo in 7 gare per un totale di 305 minuti. Durante la sua partecipazione nel torneo primavera ha lasciato anche il segno con un gol nella gara vinta per 2-0 contro il Novara. Quel match era valevole per la 19esima giornata.

“Dell’esperienza in Italia ricordo che lí la tattica é fondamentale. I movimenti dei giocatori in campo sono automatici, se uno si muove a destra automaticamente il compagno sa cosa fare. Tutto questo viene studiato in settimana durante gli allenamenti. Posso dirti che durante il mio periodo in Toscana ho avuto la possibilità di giocare con calciatori del calibro di Daniele Rugani, difensore della Juventus e della nazionale. Con i bianconeri la scorsa stagione é stato vice-campione della Champions League. Con me ha anche giocato Hysaj Elseid in forza al Napoli, attualmente leader della Serie A. Con loro sono ancora in contatto. Cosí come con il vinotinto Franco Signorelli.”

Paciocco con l’uruguaiano Gaston

Il vivaio dell’Empoli é uno dei migliori a livello europeo, sono tanti i campioni passati per la società toscana. Gli azzurri toscani non solo sfornano campioni, ma anche aiutano a crescere i calciatori basti pensare che in passato la Juventus mandó a Sebastian Giovinco e Claudio Marchisio a farsi le ossa. Poi la vicinanza con Coverciano é un plus in più, il settore giovanile dell’Empoli e della Fiorentina sono sempre le prime prescelte al momento di disputare amichevoli. “Abbiamo disputato diverse amichevoli con le nazionali giovanili azzurre.”

Una famosa frase dice che: “Il calcio regala le migliori amicizie”. Una dimostrazione di questa frase é il legame che grazie alla palla a chiazze e nata tra Paciocco ed un’altro italo-venezuelano Franco Signorelli, allora all’Empoli ed attualmente in forza allo Spezia.

“Franco é come un fratello per me. Parliamo quasi tutti i giorni, tant’é l’amicizia che lui ha appena avuto un figlio e mi dice che devo andare a conoscere mio nipote. Quando parliamo, mi racconta le sue esperienze calcistiche. Adesso gioca a La Spezia e mi dice che é una città bellissima ed é contento perché é in zona promozione.”

Dopo il suo ritorno dalla terra di Dante, Paciocco, gioca nella categoria Under del Real Esppor. Con i merengues, che allora erano allenati dall’italo-venezuelano Francesco Stifano, arriva fino alle semifinali. Poi ci fu il salto con la prima squadra con cui disputó alcune gare. Ma la meta di Alessandro era avere una borsa di studio sportiva negli Stati Uniti.

“Prima di andare a giocare con l’Empoli la mia meta era finire gli studi presso la scuola San Ignacio e poi studiare in un’universitá degli USA, influenzato dalle raccomandazioni di Cheche Vidal e Roby Cavallo. Io ho ricevuto diverse proposte. Ma prima di decidere ho parlato con Daniel De Oliveira che mi ha proposto di fare un provino con i ‘FIU Panthers men’s soccer team’ della Florida International University. Quella squadra era allenata da Kenny Arena, figlio di Bruce Arena (storico CT della nazionale a stelle e strisce. Ndr). Ma pochi giorni prima di andare al provino Bruce viene nominato allenatore del Galaxy e porta con sé suo figlio Kenny” – spiega Alessandro, aggiungendo – “Poi sempre su raccomandazione del Mr Daniel De Oliveira faccio un provino con l’Università della Florida. in precedenza con quest’Università avevano giocato Bernardo Añor e ‘Chiqui’ Aristiguieta. Poi appena ho conosciuto l’allenatore c’è stato un’ottimo feeling.”

Con l’Università della Florida ottiene una borsa di studio del 100%. Con loro mette in bacheca: un secondo posto di Conferenza (2014), Campionato della lega (2015), un secondo posto di conferenza (2016) e vice-campione della Lega e della conferenza (2017).

“Del calcio statunitense posso dirti che prevale l’aspetto físico. Loro appena sono arrivato mi hanno detto che dovevo aumentare la massa muscolare e durante sei mesi dovevo prendere due volte al giorno proteine. Al principio mi sentivo appesantito, ma poi mi sono adattato.”

Paciocco si mostra emozionato parlando del recinto sportivo dove la sua squadra dell´universitá svolgeva gli allenamenti. “Il campus universitario é spettacolare. Li sono andate a preparare la stagione diverse squadre della Major League Soccer. Posso dirti che li sono andate squadre come il Chicago Fire ed i Red Bull di New York.”

Attualmante Paciocco é in Venezuela preparandosi per affrontare l’ultimo esame per ottenere la laurea. Ma senza tralasciare gli allenamenti, per mantenersi in forma nei prossimi giorni inizierà ad allenarsi con i Metropolitanos. Il contratto che lo lega all’università scadrá a maggio, ma mentre é in Venezuela non vuole perdere il suo stato di forma. Il sogno nel cassetto del campione di origine siciliane-abruzzese é quello di seguire i passi del suo ídolo: Tomás Rincón.

“Tomás é un guerriero in campo, lui é uno di quei calciatori che da l’anima in campo. É un campione che ha lasciato il segno ovunque in Bundesliga e nella Serie A. Sogno di diventare come lui e di conocerlo”.

di Fioravante De Simone