Milan a caccia dell’Inter, è derby Champions

Il derby di Coppa Italia è del Milan. Cutrone stende l'Inter ai supplementari.

ROMA. – L’arrembante Milan di Gattuso fiuta la scia di un’Inter frastornata, ma che recupera Icardi dopo un mese. Luci a San Siro, domenica sera, per il derby più importante degli ultimi anni. In palio c’è la speranza Champions, la chimera che sfugge al Milan da quattro anni e all’Inter da sei, amaro scherzo del destino per le due illustri squadre che l’hanno vinta dieci volte.

Ma non sarà comunque una passeggiata contendere alle due romane i due residui posti disponibili. Se resterà l’Inter nel gruppo delle big, o se potrà trovare concretezza la rimonta del Milan, dipenderà proprio dalla sfida di domenica. I rossoneri arrivano alla stracittadina al galoppo di sei vittorie consecutive senza subire gol avendo guadagnato gli ottavi di Europa League e la finale di Coppa Italia.

La cura Gattuso ha trasformato il balbettante mosaico di nuovi acquisti gestito con affanno da Montella in una squadra solida e convincente. Destino opposto quello dell’Inter, che Spalletti sembrava aver lanciato in orbita. A inizio dicembre i nerazzurri si sono imballati proprio mentre Gattuso prendeva in mano le redini dei rossoneri. Dal -18 del 4 dicembre è cominciata l’erosione del distacco, ben fotografata dal successo a sorpresa nel derby di Coppa Italia con un gol di Cutrone ai supplementari.

Con l’inizio dell’anno Inter in crisi e Milan a tavoletta, con distacco ridotto a sette punti dal quarto posto dei cugini. Ecco perché la sfida di domenica può essere lo spartiacque della stagione in un San Siro stracolmo: nei confronti tra omologhi spiccano Donnarumma-Handanovic, Calabria-Cancelo, Romagnoli-Skriniar, Kessie-Gagliardini, Suso-Perisic e soprattutto Cutrone-Icardi.

L’argentino è reduce da infortunio e da un periodo opaco, ma i tifosi hanno ancora negli occhi la tripletta vincente dell’andata. Il giovane milanista è in forma strepitosa, come ha confermato all’Olimpico. Nonostante la carestie degli ultimi anni, i grandi attaccanti hanno sempre fatto la differenza: da Nordhal a Shevchenko, da Meazza a Ronaldo gli eroi di San Siro hanno regalato sogni ed emozioni in sfide sempre equilibrate.

Si comincia il 10 gennaio 1909 con un 3-2 per il Milan, poi palla all’Inter: dai fratelli Cevenini I e III a Levratto fino al ‘Balilla’ Meazza, 13 gol nei derby. Ma e’ dal secondo dopoguerra che fioriscono campioni. Dal 1949 in un anno tre derby memorabili: 4-4 con doppiette di Nyers e Nordhal, poi un rocambolesco 6-5 per l’Inter con tris di Amadei (in recupero da 1-4), e poi un 3-2 con protagonista lo svedese Skoglund.

Tempi duri per Gren-Nordahl-Liedholm, il Gre-No-Li milanista che ha poi modo di rifarsi. Il derby sale di tono negli anni ’60 con le colorite sfide tra Herrera e Rocco, quelle sopraffine in campo tra Mazzola e Rivera e le due antagoniste si danno il cambio primeggiando in Europa. Preambolo il 5-3 per il Milan nel 1960 con poker di Altafini (record in serie A), poi nel 1963 gol lampo di Mazzola dopo 13″ e pari di Dino Sani.

Con l’avvento di Berlusconi il Milan comincia un ciclo con Gullit, Rijkaard e Van Basten. Sacchi avvia la sua avventura battendo l’Inter del Trap 2-0 nel 1988. Rendono avvincenti le sfide anche i tedeschi Matthaeus, Klinsmann e Brehme. Le star si susseguono: Weah e Savicevic ma soprattutto Ronaldo. Il Fenomeno segna la fine degli anni ’90 con gol e prodezze, poi tocca a Shevchenko che supera Meazza con 14 gol. E’ primattore nella disfatta di Tardelli del 2001, un 6-0 con una sua doppietta, score maggiore in serie A.

‘ un altro periodo nero per l’Inter che soccombe dal 2002 al 2005, poi doppio pari nella semifinale Champions che promuove i rossoneri. Tocca a Ibra e a Crespo poi suonare la carica in un 4-3 del 2006. Agli albori del triplete (agosto 2009) Mourinho bastona Leonardo e al 4-0 partecipa Milito. Poi gli ultimi anni anonimi e sofferenti per i tifosi con le squadre lontane dal podio: l’Inter vince poco e di misura, il Milan alterno si concede un corroborante 3-0 nel gennaio 2016. Poi i due pari col brivido finale l’anno scorso, il 3-2 con tris di Icardi nell’andata e l’1-0 di Cutrone in Coppa Italia.

Domenica è una specie di bella, chi vince si lancia e prova a esorcizzare una precarietà che le proprietà cinesi vorrebbero cancellare per riportare Inter e Milan ai vertici del calcio internazionale.

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