Maltempo, Cnr: domenica tregua, poi perturbazione

I mezzi pesanti in uscita obligatoria dall' autostrada per la forte nevicata al casello di Modena-Nord della A1 questa mattina 1 Febbraio 2012.ANSA/BARACCHI

ROMA. – Sarà solo una breve tregua quella che il maltempo, che sta mettendo in ginocchio parte del Nord Italia, concederà agli italiani: domenica prossima, infatti, è previsto un lieve miglioramento delle condizioni meteo, ma lunedì è in arrivo una nuova perturbazione.

“La pausa del maltempo durerà poco – spiega Massimiliano Pasqui il climatologo dell’ Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr) – perché da lunedì è in arrivo una nuova fase perturbata che porterà al Centrosud piogge e, a Nord, neve. Domani, intanto, l’instabilità riguarderà anche le regioni tirreniche. Continua infatti la situazione di spiccata variabilità e instabilità del periodo”.

A determinare il maltempo al Nord, con il fenomeno del gelicidio che porta la pioggia a trasformarsi in ghiaccio, ha precisato Pasqui, è la formazione di correnti da Ovest e Sudovest che hanno portato in Italia masse d’aria sia di origine nord-africana (le tracce di pulviscolo di origine sahariana sono state notate anche sui veicoli, per esempio a Roma) che atlantica.

La conseguenza è stato un aumento delle temperature sulle regioni di Centrosud, e il maltempo nella restante parte del Paese. “Nella Pianura Padana, in particolare – ha rilevato l’esperto – l’aria calda si è sovrapposta al ‘residuo’ di aria fredda siberiana presente a bassa quota, e questo ha determinato il fenomeno del gelicidio”.

“Già oggi – aggiunge – sulle regioni meridionali, dove nevicava fino a pochi giorni fa, registriamo temperature di qualche grado sopra la media. Nei prossimi giorni, essendo previsto un nuovo afflusso di aria mite, la colonnina di mercurio salirà ulteriormente”.

Secondo il climatologo dell’Ibimet-Cnr, non c’è necessariamente un legame di questi fenomeni con i cambiamenti climatici: “Si tratta – conclude – di uno scenario meteorologico classico”.

(di Raniero Nanni/ANSA)

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