“Astori morto nel sonno”. Pm indaga per omicidio colposo

Uno striscione di addio a Davide Astori. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

UDINE. – Davide Astori è stato trovato nel letto della sua stanza d’albergo dell’hotel Là di Moret, “come se fosse morto nel sonno, senza soffrire”. La sua camera era perfettamente in ordine e non è stato trovato nulla di anomalo. Ma la Procura di Udine ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti per fugare ogni dubbio sul decesso del capitano della Fiorentina, morto improvvisamente nella notte tra sabato e domenica, a poche ore dal fischio d’inizio della gara di campionato con l’Udinese, a 31 anni.

L’apertura dell’inchiesta è un atto dovuto, necessario e strumentale a svolgere l’autopsia sul corpo del difensore della Nazionale. L’incarico sarà affidato domani mattina alle 10 al medico legale Carlo Moreschi e al professore dell’Università di Padova Gaetano Thiene, direttore del Centro di patologia vascolare, con specifica competenza in materia, che già si è occupato di un caso simile nel mondo del ciclismo.

La relazione della prima ispezione esterna eseguita ieri dall’anatomopatologo non è ancora stata depositata però si è appreso informalmente che il giocatore poteva essere morto da alcune ore e che il medico non avrebbe rilevato nessun segno particolare. Nulla che lasciasse presagire un problema cardiaco: solo mercoledì, come i compagni, aveva superato le periodiche visite mediche cui sono sottoposti i calciatori.

“Niente che ci facesse inquadrare il fatto come un’assunzione di sostanze che potrebbero aver provocato la morte”, ha spiegato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. Ma la domanda che si pongono tutti è: come può morire un campione di 31 anni per arresto cardiaco? Proprio per rispondere a questa domanda, la Procura affiderà ai medici legali un quesito più ampio possibile, lasciando a loro la decisione di quali esami svolgere, per accertare se si sia trattato di una morte cardiaca improvvisa, che non dà alcun tipo di sintomatologia, escludendo altre cause “che, se ci fossero, potrebbero essere evidenziate”.

Tuttavia, “al momento non emergono segnali di alcun tipo. Per questo abbiamo aperto un fascicolo a carico di ignoti”. Ai medici legali saranno consegnati anche i documenti clinici del giocatore in possesso del club viola. La Procura ne ha disposto l’acquisizione, raccogliendo già la disponibilità della società a fornire tutta la documentazione. All’esito dell’autopsia, già domani pomeriggio o al più tardi mercoledì mattina, la Procura firmerà il nulla osta per restituire la salma ai congiunti.

I familiari e la Fiorentina hanno deciso che i funerali del giocatore si svolgeranno giovedì 8 marzo alle 10 a Firenze, nella Basilica di Santa Croce. La camera ardente per l’ultimo saluto al capitano viola sarà allestita al centro tecnico di Coverciano mercoledì 7 marzo. La compagna del calciatore è rientrata a Firenze già domenica sera. I genitori e i fratelli di Davide, che ieri lo hanno vegliato tutto il pomeriggio in obitorio, hanno trascorso invece la notte a Udine nello stesso hotel in cui era alloggiato il calciatore.

(di Elena Viotto/ANSA)

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