Di Maio in pressing sul Pd: “Non giochi sulla pelle degli italiani”

Di Maio: "5 Stelle aprono su lavoro". In Parlamento corsi per neo-eletti. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

ROMA. – Dopo gli “sberleffi” sulle code ai Caf per richiedere il reddito di cittadinanza e nel giorno in cui Bankitalia rinnova l’allarme per la crescita della povertà, il M5s torna all’attacco con la sua ricetta per far ridare slancio all’occupazione. Un piano che non parla solo di reddito di cittadinanza – per il quale oltretutto è indicata la strada che dovrebbe portare ad un sostanziale autofinanziamento della misura – ma che rilancia una serie di azioni che sembrano ancora una volta strizzare l’occhio a sinistra.

Dall’attesa direzione Pd, tuttavia, non sono uscite per Luigi Di Maio aperture al dialogo. “Gli italiani si aspettano responsabilità da chi ha fatto questa legge elettorale, ma assistiamo ai soliti giochi di potere sulla pelle dei cittadini” commenta deluso il candidato premier del M5s. Che continua a farsi ombra e strada seguendo lo stesso sentiero aperto dal Presidente della Repubblica: quello del richiamo alla responsabilità, entrando in pressing sui dem. Parallelamente, il leader 5s getta i suoi ami.

E mentre deflagra la vicenda delle Olimpiadi invernali nella seconda più importante città governata dai 5 Stelle, sul blog compare un intervento del candidato ministro del Lavoro del M5s, Pasquale Tridico. Più che lo smantellamento della legge Fornero, su cui le vedute con la Lega di Salvini coincidono, le parole d’ordine sono altre. E strizzano l’occhio alle varie anime del centrosinistra.

Si torna a sentir parlare della “riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario” ma anche di ‘concertazione’ tra governo, imprese e lavoratori. E torna la proposta del programma sul salario minimo orario, uno dei punti clou anche del programma del Pd. Di Maio insomma semina in attesa di un raccolto per un governo del cambiamento mentre si stringono i tempi per una decisione sulle presidenze delle Camere.

Né il M5s né la Lega intendono legare la partita alla questione del governo ma per il Carroccio, che avrebbe cercato di sondare le intenzioni dei 5 Stelle, la partita è più complicata perché si intreccia anche con quella delle ambizioni interne al centrodestra. “Siamo consapevoli di avere un compito difficile ma queste elezioni ci hanno dimostrato che nulla è impossibile” commenta con ottimismo la prossima capogruppo M5s a Montecitorio, Giulia Grillo.

Intanto gli eletti, invitati a studiare i primi rudimenti dei regolamenti parlamentari sulla piattaforma Rousseau (anche se sul Senato non sono aggiornati sulla recente riforma), si preparano a seguire i corsi di formazione che verranno allestiti per loro in Parlamento.

(di Francesca Chiri/ANSA)