Trump cambia idea, non si alza età per l’acquisto di armi

Usa: più controlli, potenziatori vietati e task-force per insegnanti

WASHINGTON. – Donald Trump fa un passo indietro e corregge il tiro sui limiti di età per la vendita di armi. Un requisito che aveva suggerito di elevare dai 18 ai 21 anni dopo la strage di San Valentino nella scuola di Parkland, in Florida. Ma che adesso il presidente degli Stati Uniti non sembra più sostenere appieno, affermando che vi sono “difficoltà politiche” per procedere in quella direzione.

E la mente corre subito alla Nra, la potente lobby delle armi che si oppone all’innalzamento di età, affermando che violerebbe i diritti costituzionali degli americani, ovvero quel secondo emendamento che riconosce la liberta’ di possedere armi e che, culturalmente, per parte dell’America resta inviolabile caposaldo.

Il ripensamento di Trump giunge con un messaggio via Twitter: “Un fortissimo miglioramento e rafforzamento dei controlli sui precedenti (di chi acquista armi, ndr) sarà sostenuto pienamente dalla Casa Bianca. La legislazione sta avanzando. I ‘bump stocks’, i potenziatori delle armi semi automatiche, saranno presto vietati. Agli insegnanti esperti altamente addestrati sarà concesso portare armi nascoste, subordinatamente a leggi statali.

“Guardie armate ok, sono un deterrente!”, ha scritto il presidente, confermando cosi’ le linee guida tracciate dalla Casa Bianca – stando ad anticipazioni di stampa – nel suggerire un percorso che l’amministrazione e’ disposta a sostenere.

Ma poi, sul nodo dell’età: “Quanto ai limiti di età da 18 a 21, – ha twittato ancora Trump – guardiamo i casi giudiziari e le sentenze prima di agire. Gli Stati prenderanno questa decisione. Le cose si stanno muovendo rapidamente su questo tema, ma non c’è molto sostegno politico”.

La novità maggiore è la creazione di una task-force incaricata di formulare proposte e di esaminare le misure dei singoli stati. A guidarla sarà la segretaria all’educazione, Betsy Devos. Il piano conterrà inoltre aiuti agli Stati per addestrare gli insegnanti all’uso delle armi e un generico invito a migliorare il sistema di controllo dei precedenti di chi acquista armi, ma non comprenderà quindi un appello agli stati per aumentare l’età.

La Florida ha già approvato una legge che vieta l’acquisto di fucili e pistole agli under 21 ma la Nra l’ha già impugnata sfidandola per vie legali. L’opinione pubblica intanto ribolle: in attesa della ‘marcia su Washington’ preannunciata per il prossimo 24 marzo, una seconda ondata di proteste studentesche al grido di #Neveragain è in programma per mercoledì, ad un mese esatto dalla strage di Parkland.

E il cambiamento di rotta segnato da Trump potrebbe anche rivelarsi un boomerang sul piano dei consensi, considerato che secondo recenti sondaggi oltre due terzi degli adulti interpellati si dicono favorevoli ad innalzare l’età minima per la vendita di armi.

Tra poche ore un test elettorale attende inoltre Trump, ma gli ultimi sondaggi (Monmouth University) vedono leggermente in testa il democratico Conor Lamb con il 51% rispetto al repubblicano sostenuto dal tycoon, Rick Saccone che è assestato al 45%.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA)