Cinema: arriva in sala “Pertini, il combattente rock”

'Pertini - Il combattente' di Giancarlo De Cataldo

ROMA. – Tutti i presidenti della Repubblica Italiana hanno dovuto fare i conti con lui: Sandro Pertini. Il primo ad uscire fuori dagli schemi ingessati del suo ruolo, un vero presidente rock, lo avrebbe chiamato Celentano. Uno amato dai giovani, che giocava a scopone, armeggiava con la sua pipa e se c’era da dire la verità la diceva tutta e anche a brutto muso.

Questo il bel documentario ‘Pertini – Il combattente’ di Giancarlo De Cataldo, tratto dal suo libro ‘Il combattente – Come si diventa Pertini’ (Rizzoli, 2014), diretto a quattro mani con Graziano Diana. Prodotto da Anele, in collaborazione con Altre Storie, Sky Cinema e Rai Cinema, il documentario arriverà nelle sale il 15 marzo distribuito da Altre Storie e dovrebbe poi avere una diffusione negli istituti scolastici di tutta Italia.

Nel film i momenti più significativi della vita di Pertini. Prima attivista, poi partigiano e detenuto e soprattutto politico tutto di un pezzo prima di diventare Presidente della Repubblica. Nel documentario non solo tanti filmati d’epoca, ma anche le vignette a lui dedicate da Andrea Pazienza che De Cataldo, fa vedere a un gruppo di ragazzi in studio, tra cui il figlio Gabriele (“È stato proprio lui che, mostrandomi una copia di Frigidaire con la copertina dedicata a Pertini da Pazienza, mi ha fatto capire come l’amore per questa figura straordinaria fosse totale e trasversale”).

Tra le molte curiosità da segnalare, il folle monologo di Massimo Troisi, in ‘risposta’ al discorso tv dove Pertini si infuriava verso chi aveva sottratto i soldi per i terremotati e ancora le immagini di un giovanissimo Maurizio Crozza, che lo interpreta nel film Ci sarà un giorno (Il giovane Pertini) di Franco Rossi.

Infiniti i brani musicali dedicati a Pertini. Troviamo ‘Babbo Rock’ degli Skiantos; ‘L’estate di John Wayne’ eseguita al piano da Raphael Gualazzi ; ‘Sotto la pioggia’ di Venditti; ‘Pertini Dance’ di S.C.O.R.T.A.; ‘L’italiano’ di Toto Cutugno; ‘Caro Presidente’ di Daniele Shook; ‘Mio nonno era Pertini’ di Marco Stella e, infine, ‘Pertini is a genius, Mirinzini is not famous’ di Ex-Otagoe.

Tra gli intervistati poi: Emma Bonino, Gherardo Colombo, Domenico De Masi, Gad Lerner, Paolo Mieli, Giorgio Napolitano e Angelo Pasquini. “Mio padre era socialista – dice De Cataldo – e mi faceva una testa così sui grandi nomi del “pantheon” del partito. Lui era uno di quei giovani che, nelle campagne pugliesi, andavano a parlare coi contadini per farli votare Repubblica nel referendum del 1946. Questo film è così un tributo che paga il debito con le mie radici famigliari”.

(di Francesco Gallo/ANSA)

Lascia un commento