Lufthansa da conti record: “Alitalia? Così non la vogliamo”

Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.
Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.

BERLINO. – Rasenta l’euforia, il ceo Carsten Spohr, alla presentazione dei dati Lufthansa del 2017: “i migliori della storia della compagnia, proprio nel centenario della gru”. E anche se la posizione su Alitalia non cambia – la compagnia italiana non interessa nelle condizioni attuali – il tono tradisce, anche sull’argomento, un certo trasporto: è comprensibile che ci voglia più tempo, in attesa del governo, ma Lufthansa aspetta l’eventuale chance.

“Il marchio starebbe benissimo fra quelli della famiglia”, è l’aggiunta.

Sulla partita per l’ex compagnia di bandiera è poi il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a puntualizzare che Roma sta cercando “un acquirente unico”. Tornando al bilancio del colosso tedesco, Lufthansa ha chiuso il 2017 con un utile a 2,364 miliardi di euro (+33,1% sul 2016) e ricavi aumentati del 12,4%, a 35,6 miliardi.

L’ebit ha raggiunto 3,310 miliardi, mentre l’adjusted sale a 2,973 con un aumento del 69,7% sull’anno precedente e un margine che ha raggiunto il 18,4. Il dividendo è di 0,80 euro per azione, il 60% in più dell’anno precedente. Le conseguenze dell’acquisizione Air Berlin si sono già viste, nell’aumento dei passeggeri – e gli aerei strapieni – ma il lavoro di formazione dei nuovi piloti, e tutta la complessiva operazione di acquisizione hanno fatto da contrappeso.

“È dal 2019 che ci aspettiamo gli effetti positivi”, ha spiegato Spohr. Intanto il 2017 è stato molto positivo per tutti: “per i clienti, i dipendenti e gli azionisti”. Abbiamo “continuamente investito su nuovi prodotti”, “il corso azionario è raddoppiato, il bilancio si è rafforzato”. “Aumentiamo la qualità e diminuiamo i costi”. La compagnia si aspetta risparmi importanti grazie all’accordo coi sindacati sul personale di cabina, grazie alla ristrutturazione in corso dal 2015 e ai vantaggi della modernizzazione.

Nel corso della conferenza stampa c’è spazio anche per Alitalia: “È comprensibile che ci vorrà un po’ più di tempo per formare il governo e quindi anche per una posizione su Alitalia. Restiamo pronti se si offre una chance per noi, come si è dimostrato con Air Berlin. Ma, anche se dispiace esser noiosi e ripetersi, Alitalia nella attuali condizioni per noi non è interessante. Potrebbe esserlo un’Alitalia ristrutturata, dal momento che il mercato italiano per noi è così rilevante. E io penso anche che starebbe benissimo fra i marchi della famiglia Lufthansa”.

Qualche ora dopo, arriva un segnale di Calenda: “Cerchiamo un solo acquirente”. “Dobbiamo trovare qualcuno che la prenda definitivamente. È molto fragile per un ridimensionamento”, secondo il ministro.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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