Italia operazione rilancio, Di Biagio: “Mi gioco il futuro”

Al via il primo ritiro post-Svezia

FIRENZE. – L’Italia ricomincia a quattro mesi dal flop con la Svezia costato la qualificazione ai Mondiali di giugno in Russia. E lo fa al grido ”Ripartiamo” lanciato dal neo ct Luigi Di Biagio al suo primo raduno ufficiale dopo lo stage di febbraio.

Per le amichevoli con Argentina (23 marzo) e Inghilterra (27 marzo) ha chiamato 26 giocatori: vecchie certezze (Buffon, Bonucci, Candreva mentre Chiellini ha lasciato Coverciano per un problema alla coscia sinistra), alcuni ritorni (Bonaventura, Jorginho) e giovani in rampa di lancio tra i quali le novità Federico Chiesa (”E’ pronto per stare qui in maniera definitiva, poi spetta a lui”) e Patrick Cutrone: ”L’ho chiamato per i gol ma pure per il suo entusiasmo che spero non perda mai, mi ricorda Belotti”.

Manca invece Mario Balotelli monitorato a lungo da Di Biagio in queste settimane, dal vivo e in tv. ”Non è una chiusura definitiva, continuerò a seguirlo. I numeri, parlo in generale, sono importanti ma poi devono essere conditi da determinate prestazioni. Motivazioni politiche? Dal punto di vista del comportamento lui non ha fatto nulla. E’ solo una scelta mia, ho pensato che ora fosse meglio così per il bene della squadra e del gruppo. Vedremo nei prossimi mesi”.

Resta da capire se lui sarà ancora alla guida dell’Italia. ”Gigi è qui per quanto ha dimostrato in questi anni, non è corretto chiedergli ora del suo futuro, adesso bisogna solo pensare a rilanciare la nazionale” – è intervenuto Alessandro Costacurta. Il vice commissario della Figc è rimasto a Coverciano tutto il giorno partecipando anche alla riunione prima dell’allenamento tra il ct, i giocatori, lo staff, cuochi e magazzinieri compresi, e al momento di raccoglimento per Davide Astori.

”I prossimi due test decisivi per me? Sono un uomo federale, qui da 8 anni, ho questa opportunità e cercherò di sfruttarla al massimo provando a mettere in difficoltà i vertici – la replica di Di Biagio – E’ innegabile mi stia giocando qualcosa ma adesso le priorità e i problemi sono altri: c’è da rilanciare la Nazionale e ricreare entusiasmo e passione”.

Magari vincendo una delle prossime due amichevoli: ”Il risultato è importante, a nessuno piace perdere, ma è sempre conseguenza di quello che fai in campo. L’obiettivo è giocare bene, se lo fai in 10 gare otto le vinci. Per me giocare bene significa farlo con coraggio. Purtroppo non si può cambiare il passato, adesso non siamo tra le Nazionali migliori ma neppure fra le peggiori: credo che con un po’ di pazienza si possa ricreare una squadra importante, abbiamo dei giovani che possono rilanciare il calcio italiano”.

Fra questi Verratti atteso al salto di qualità: ”Abbiamo tutti l’obbligo di aspettarci di più da lui”.

Finale con un pensiero inevitabile per Astori a 15 giorni dalla sua improvvisa scomparsa: ”Il clima è strano, stiamo cercando di normalizzare altrimenti diventa tutto devastante” ha sospirato Di Biagio. Il capitano della Fiorentina, 14 presenze in azzurro e un gol, sarà omaggiato da una maglia commemorativa che l’Italia indosserà con Argentina e Inghilterra, le due gare saranno precedute da un 1′ di raccoglimento. Gli azzurri avranno il lutto al braccio e la Figc ricorderà Astori anche durante la cerimonia della Hall of Fame del calcio italiano a Firenze il prossimo 9 aprile.

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