Messi ossessione Mondiale: “Coppa ora o mai più”

Lacrime amare per Lionel Messi al termine della finaledi Coppa America persa contro il Cile.

ROMA. – Inutile nasconderlo: il Mondiale è diventato la sua ossessione. Lionel Messi è un calciatore di un altro pianeta, ciò che ha fatto anche ultimamente, basti pensare alla sua prestazione mercoledì scorso in Barcellona-Chelsea, è qualcosa d’inarrivabile. Ma per entrare definitivamente nell’Olimpo del calcio gli manca quella Coppa che tutta l’Argentina gli chiede da quando ha cominciato a frequentare il grande calcio e si è capito subito che era nato un altro, autentico, fuoriclasse.

Così, prima di unirsi alla sua nazionale in vista delle due amichevoli di marzo, la prima delle due venerdì a Manchester contro l’Italia, la Pulce si è confidato in un’intervista televisiva. E non ha nascosto di avere già Russia 2018 in testa. “Oggi come oggi cerco di lasciare questo pensiero da parte, ma è complicato – ha ammesso il cinque volte Pallone d’Oro – perché si tratta di un Mondiale e si sa che la testa è già lì: manca sempre meno”.

A ‘salvarlo’ c’è il Barcellona: “meno male che ho la fortuna di giocare lì – ha spiegato -, in una squadra che sta giocando per cose molte importanti e ciò mi permette di concentrarmi sul presente immediato. Comunque è una cosa impressionante: in ogni parte del mondo si aspettano che l’Argentina vinca e che io abbia un ruolo in tutto questo, c’è un grande desiderio di vedermi campione. Però io cerco di vivere giorno per giorno, e di non bruciare le tappe”.

Altrimenti il pensiero di portare sulle spalle il peso di una simile responsabilità potrebbe schiacciare perfino un fenomeno come lui, che invece vorrebbe giocare in Russia con la mente sgombra per cercare di far diventare realtà l’unico suo sogno calcisticamente irrealizzato. “Spero sia un gran Mondiale per tutti noi – ha sottolineato -. Il desiderio di tutti noi è di ripetere il cammino del 2014, un’esperienza indimenticabile per noi giocatori e per tutto il paese”.

Ovviamente con un finale diverso: “purtroppo a volte succede, com’è capitato a noi, che pensi di aver fatto tutto bene ma non finisce come avresti voluto per via di alcuni dettagli. Però in Russia andremo con tanta fiducia, per cercare di riportare la Coppa in Argentina: che Dio ci aiuti”.

Invocazione fatta non a caso, perché per questa generazione calcistica argentina potrebbe essere l’ultima chance. “Sarà l’ultima occasione per me e alcuni compagni? E’ un po’ ciò che sentiamo in questo gruppo che gioca assieme da tempo – ha ammesso il n.10 dell’Albiceleste – ed è anche una sensazione che ci viene trasmessa dalla gente. La verità è che possiamo fare bene ma alla fine tutto dipende dai risultati, e più di una volta ci è capitato di pensare che siamo andati in tre finali (Messi calcola anche le due della Coppa America n.d.r.), e non le abbiamo mai vinte. Se non saremo campioni neppure questa volta, si dirà ancora di più che non ce l’abbiamo fatta. Quindi non ci rimane che alzare la Coppa”.