#DeleteFacebook e #WhereIsZuck, monta la rabbia degli utenti

Foto arch. (ANSA/AP Piviohoto/Noah Berger, File)

ROMA. – E’ tempo di cancellarsi da Facebook? Se lo chiedono diversi utenti impressionati dal caso di Cambridge Analytica, la società accusata di aver raccolto le informazioni di 50 milioni di iscritti al social network e di averle usate a fini elettorali. Su Twitter e anche sulla stessa piattaforma di Mark Zuckerberg si sta diffondendo l’hashtag #DeleteFacebook ma anche #WhereisZuck, che richiama il numero uno della piattaforma ad esprimersi pubblicamente su quanto accaduto.

Un movimento di opinione forse paragonabile a quello montato dopo il Datagate e le rivelazioni di Edward Snowden. “Alla fine ho cancellato il mio profilo, se siete arrabbiati per quello che Facebook sta facendo a noi utenti allora cancellatevi e ricordate che noi non siamo i clienti, siamo il prodotto”, scrive su Twitter @ecarpen; mentre @tomwarren ricorda che questo ultimo scandalo è “solamente la punta di un iceberg”. Un altro utente, @sheeraf, si chiede se non ci sia un modo “per aprire una vera discussione sui temi di sicurezza e privacy”.

A dimostrare che il vento sta cambiando, ci sono anche una serie di media Usa e siti specializzati in tecnologia che stanno rilanciando consigli su come far sparire il proprio profilo da Facebook in poche mosse oppure come controllare le app che ci spiano.

Parallelamente all’hashtag #DeleteFacebook emerge anche #WhereIsZuck, che richiama Mark Zuckerberg ad un intervento pubblico sulla crisi peggiore che la società che ha fondato sta attraversando. Una crisi che arriva da lontano.

Nei mesi scorsi diversi ex manager di Facebook hanno iniziato a puntare il dito. “Dio solo sa cosa sta facendo alla mente dei bambini”, ha detto Sean Parker, tra i collaboratori della prima ora di Zuckerberg. Mentre Roger McNamee, tra i primi investitori della società, ha coniato il termine “zuckerate”, in riferimento alle alterazioni che il social – secondo il suo parere – provoca a colpi di disinformazione.

(di Titti Santamato/ANSA)

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