PIL venezuelano indietro di 60 anni

José Manuel Puente segnala che il Paese é in netto retrocesso: il suo PIL nel 2017 è stato simile a quello registrato nel 1955.
José Manuel Puente segnala che il Paese é in netto retrocesso: il suo PIL nel 2017 è stato simile a quello registrato nel 1955.

Caracas.-Un altro dato sconcertante e preoccupante sull’andamento dell’economia venezuelana lo mostra, senza dubbio, il Prodotto Interno Lordo (PIL). José Manuel Puente, economista e professore dell’Istituto degli Studi Superiori in Amministrazione (IESA) ha segnalato che il PIL del 2017 è stato simile a quello di 60 anni fa.

Il paese è in netto retrocesso.

“È la crisi più acuta che ci sia stata in America negli ultimi 40 anni. Perdere il 35 % del PIL in quattro anni è peggio della crisi in Bolivia tra il 1981 e il 1985,dove si era registrata una contrazione del 9.5 % o persino di quella Argentina, che è diminuita del 18,36 %, tra il 1998 e il 2002” ha affermato Puente nell’incontro “Perspectivas.”

Per quello che riguarda l’inflazione,l’economista ha segnalato che si trova tra i paesi con la più alta inflazione del globo. “Il paese detiene il salario minimo più basso degli ultimi 29 anni” ha affermato.

Restrizioni “bestiali”

Puente considera che durante il 2018 ci sarà una forte riduzione nella distribuzione di valuta all’apparato produttivo del paese
Puente considera che durante il 2018 ci sarà una forte riduzione nella distribuzione di valuta all’apparato produttivo del paese

Puente ha ammonito che durante il 2018 ci sarà una barbara riduzione nella distribuzione di valuta all’apparato produttivo del paese. Questo, dovuto al fatto che il governo preferisce saldare parte del debito internazionale che, secondo le fonti di Puente, sarebbe di 90.000 milioni di dollari.

L’economista crede necessario cercare fonti di finanziamento per il settore industriale e petrolifero per sollevare l’economia e, soprattutto, applicare una politica economica differente. E riguardo la dollarizzazione,anche se è dell’opinione che aiuterebbe ad abbassare l’iperinflazione, potrebbe generare problemi per la sostenibilità della crescita economica.

Il lavoratore deve essere protetto

Puente pensa che gli imprenditori debbano “difendere il capitale umano” e trincerarsi con il credito in moneta locale piuttosto che indebitarsi in valuta estera. E dovrebbero pure ridurre il passivo rappresentato dai conti da riscuotere, malgrado attraversino una dura crisi.

“Il Venezuela è ancora una delle economie con maggiori potenzialità in America Latina. Le storie di ogni paese non sono lineali e perciò le economie possono cambiare. Se una azienda potesse elargire servizi in dollari, sarebbe una grossa opportunità per incentivare la produzione. Nonostante i problemi, esistono anche le soluzioni” ha affermato il professore.

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