Da giugno la moneta venezuelana avrà tre zeri meno

Quello annunciato dal presidente Maduro è il secondo tentativo cosmetico realizzato sulla moneta, in vent’anni di governo “chavista”. Il primo fu deciso dall’estinto presidente Chávez nel 2008
Quello annunciato dal presidente Maduro è il secondo tentativo cosmetico realizzato sulla moneta, in vent’anni di governo “chavista”. Il primo fu deciso dall’estinto presidente Chávez nel 2008

CARACAS – Il presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, ha annunciato la decisione di cancellare tre zeri dalla moneta venezuelana. E così, dopo il “Bolívar Fuerte”, annunciato come la soluzione a tutti i problemi del Paese, entrerà in circolazione il “Bolívar Soberano”, che sarà, ha tenuto a sottolineare il capo dello Stato, la “soluzione strutturale e definitiva che darà stabilità al Paese”. Il provvedimento entrerà in vigore lunedì 4 giugno.

Quello annunciato dal presidente Maduro è il secondo tentativo cosmetico realizzato sulla moneta, in vent’anni di governo “chavista”. Il primo fu deciso dall’estinto presidente Chávez nel 2008, quando si introdusse il “Bolívar Fuerte” nel sistema monetario nazionale. Nel 2016, la collezione di “Bolívares Fuertes”, si arricchì con banconote da 500 bsF, 1000 bsF, 2.000 bsF, 5.000 bsF, 10.000 bsF e 20.000 bsF. Appena un anno dopo, entrò in vigore la banconota da 100.000 bsF.

Da giugno, torneranno in circolazione le monetine da 50 centesimi e anche i pezzi da 1 bs. Proprio come ai vecchi tempi. Inoltre, la Banca Centrale stamperà banconote da 2, 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 bolívares.

Immediata la reazione del deputato e docente universitario, José Guerra. L’economista ritiene che sarà impossibile, per la complessità logistica – leggasi difficoltà nella produzione e distribuzione delle monete e delle banconote -, mettere in circolazione il “Bolívar Soberano”.

– Speriamo che non accada quanto già avvenuto in passato, quando si decise di togliere dalla circolazione la banconota da 100 bolívares – ha detto l’economista che ha anche sottolineato che il problema del paese non si risolve con una operazione cosmetica e l’inflazione non si sconfigge con nuove banconote.

– Il Paese – ha affermato l’economista – ha bisogno di un nuovo modello economico.

Molti economisti si chiedono cosa accadrà con le banconote già in circolazione anche se in quantità insufficiente per le necessità del Paese.

Il “Pos” una necessità

Il capo dello Stato, dopo l’annuncio della decisione di togliere tre zeri dalla moneta venezuelana, ha anche ordinato al ministro Carlos Osorio di affrettarsi nel dotare tutte le dipendenze pubbliche del “Pos”. Un riconoscimento implicito della scarsità di denaro per le operazioni commerciali.

– La nazione – ha detto il capo dello Stato – è orientata ormai al pagamento Pos di tutti i beni e servizi. Dallo “hot dog” che si mangia in strada, all’artigianato che si acquista nel mercato, dall’autobus al taxi…

I venezuelani, ormai, sono entrati nell’era digitale per necessità. Infatti, per la mancanza cronica di monete e banconote, anche il venditore ambulante si è attrezzato. Senza il dispositivo per il pagamento Pos, dal supermarket al piccolo esercizio commerciale, dal grande negozio al venditore ambulante tutti dovrebbero sospendere le proprie attività commerciali.

Lascia un commento