Tentato infanticidio e suicidio, convalidato arresto mamma

(ANSA) – CAGLIARI, 23 MAR – Si è presentata in lacrime davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Casula, accompagnata dall’avvocato difensore Alessandro Melis, nella saletta messa a disposizione dall’ospedale Santissima Trinità. La mamma quarantenne accusata di aver tentato di uccidere il figlioletto di soli 20 giorni appiccando un incendio in casa, cercando poi di suicidarsi, si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida dell’arresto. Col viso rigato dalla lacrime, la donna è apparsa molto provata e l’udienza si è chiusa in pochi minuti. L’arresto è stato confermato con l’accusa di tentato omicidio e il giudice ha disposto la custodia cautelare della mamma in una casa di cura, ordinando anche una perizia con lo psichiatra Antonio Milia che dovrà stabilire la sua capacità di intendere e di volere. Una consulenza di parte potrebbe essere presentata anche dallo specialista Andrea Cao, medico che da tempo ha in cura la donna presso il Centro di salute mentale. I periti inizieranno la loro valutazione lunedì prossimo. Il neonato è tuttora ricoverato al Policlinico universitario di Monserrato ma non è in pericolo di vita. Il piccolo, come la mamma, è rimasto intossicato per aver respirato a lungo il monossido di carbonio sprigionato dal rogo. Secondo investigatori e inquirenti, si è trattato di un tentativo di omicidio-suicidio scatenato probabilmente da uno stato depressivo sorto dopo il parto. All’interno della camera da letto sono stati trovati un accendino e un contenitore con alcol, inoltre i fornelli del gas erano aperti. (ANSA).