Mostre: l’Italia della lira da Napoleone a Totò

Repubblica Italiana, 1000 lire, 1947. Banca d?Italia, Roma, uno dei pezzi esposti nella mostra 'Gli anni della lira' al Museo centrale del Risorgimento fino al 10 giugno. Roma, 22 marzo 2018. ANSA/ UFFICIO STAMPA

ROMA.- Dalle “mille lire al mese” come sogno di ricchezza alla moneta da mille lire diventata ormai uno spicciolo negli anni ’90. Dalle prime lire introdotte in Italia dall’esercito napoleonico alle banconote di Totò falsario nel film “La banda degli onesti”. La mostra “Gli anni della lira” ripercorre un secolo e mezzo di vita dell’Italia attraverso monete rare, banconote e filmati d’epoca.

L’esposizione, che si tiene al Museo centrale del Risorgimento di Roma fino al 10 giugno, è realizzata da Editalia, azienda del gruppo dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Storia del Risorgimento italiano, il Museo Nazionale Romano, il Museo della Zecca e la Banca d’Italia.

La mostra, spiega il direttore generale della Treccani, Massimo Bray, alla conferenza stampa di presentazione, racconta attraverso la moneta “un pezzo di vita civile e sociale del Paese. Il cinema, il teatro e le canzoni del resto hanno spesso mostrato l’Italia attraverso la lira”.

“È una storia di nostalgia e di ricordo”, osserva il coordinatore scientifico dell’Istituto Centrale per la Storia del Risorgimento, Giuseppe Monsagrati, ripercorrendo la storia della lira dalla riunione segreta che nel 1859 decise di adottare la lira piemontese come moneta unica del futuro Regno d’Italia fino all’avvento dell’euro, nel 2002.

“L’euro non ha ancora preso piede nelle nostre coscienze allo stesso modo. È ancora presto”, dichiara la curatrice della mostra, Silvana Balbi de Caro che invita a “guadare le monete”. “Sono le antiche lire in oro e in argento – spiega – sono le lire di carta, sono le piccole monete in lega metallica che hanno ceduto il passo all’euro, tutte vestite d’arte e di storia”.