Lagarde: “Previsto un fondo anti-crisi per l’eurozona”

Fmi, Lagarde

BERLINO. – L’Europa approfitti di questa fase di crescita, adesso, per irrobustirsi. È il messaggio di Christine Lagarde, che oggi a Berlino ha lanciato l’idea di un nuovo fondo anticrisi per l’eurozona, al quale gli stati membri dovrebbero destinare uno 0,35% del loro Prodotto interno lordo. Sull’esempio dei “rainy day funds” americani, i paesi della moneta unica potrebbero a un costo relativamente basso mettersi al riparo da possibili crisi future, ha spiegato la numero uno del Fmi, intervenendo all’Istituto economico Diw, dove è stata fra l’altro intervistata dal presidente Marcel Fratzscher, il quale si è mostrato preoccupato soprattutto del destino dell’Italia, con diversi cenni alla situazione romana, che Lagarde ha abilmente aggirato.

Un confronto avvenuto proprio nelle ore in cui Istat e Ifo rendevano noto che l’area dell’euro mantiene un profilo espansivo e mentre l’istituto nazionale di statistica francese annunciava che Parigi, per la prima volta dal 2007, nel 2017 ha visto calare il deficit sotto la soglia del 3%, al 2,6: dato anche sotto le aspettative che ha fatto esultare Bruxelles, e il francese Pierre Moscovici.

“Una buona notizia per la Francia e la zona euro”, ha commentato il commissario Ue agli affari economici. Sul fronte dell’eurozona, il contesto è complessivamente positivo: nel primo e nel secondo trimestre del 2018, stando ai dati dell’istat, il pil dell’area euro è atteso crescere e a un ritmo simile a quello registrato alla fine del 2017 (+0,6%), per poi rallentare leggermente nel terzo trimestre (+0,5%). Per l’intero anno il pil, stando a queste stime, dovrebbe crescere del 2,3.

Dati abbastanza in linea con quelli del Fondo monetario internazionale, che ha previsto di crescita per l’eurozona sono del 2,2%, ha ricordato Lagarde, sottolineando però l’esistenza di “forti venti contrari”, a causa del profilarsi dello scontro commerciale con gli Usa.

“Si pensi solo al populismo e alla miopia legata a canto delle sirene del protezionismo”, ha affermato. “L’eurozona dovrebbe invece approfittare di questo momento di crescita per migliorare la sua architettura”, ha aggiunto, citando anche la necessità di andare avanti sulla unione bancaria. “Un’eurozona più unita può essere una bussola per la prosperità per la regione e un faro di speranza nel mondo”, ha aggiunto.

A proposito del nuovo fondo anticrisi, Lagarde ha citato le riserve degli stati membri che temono di finire in una cosiddetta “transfer unione”, in Europa, dove i ricchi si accollano i problemi dei poveri. “Ma al fondo si avrebbe accesso solo rispettando le regole”, e attraverso dei “meccanismi di incentivi”, ha assicurato Lagarde.

Per Berlino lo 0,35% del Pil corrisponde a uno sforzo di 11 miliardi all’anno. A una domanda sulla proposta, alla consueta conferenza stampa di governo, il portavoce del neoministro delle finanze socialdemocratico Olaf Scholz non si è voluto sbilanciare: “è una proposta nuova, dobbiamo aspettare e valutarla”.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

Lascia un commento