Stormy imbarazza Trump: “Sesso con lui, poi minacciata”

Stormy Daniels. EPA/PAUL BUCK

WASHINGTON. – E’ arrivata di domenica sera entrando nelle case degli americani attraverso uno dei programmi tv di approfondimento più seguiti negli Usa, ’60 Minutes’, la versione di Stormy Daniels che imbarazza Donald Trump. La pornostar sostiene di aver avuto un rapporto sessuale con il tycoon nel 2006 e di aver firmato un accordo di confidenzialità sulla vicenda, ricevendo 130mila dollari poco prima delle elezioni del 2016, e di essere stata poi minacciata, nel 2011, per indurla al silenzio.

Il presidente Usa non parla, si limita a twittare un nuova condanna delle fake news, mentre un portavoce della Casa Bianca, sotto il fuoco di fila di domande dei giornalisti, sottolinea che Trump ha sempre negato le accuse restando sempre coerente, al contrario di Stormy Daniels, al secolo Stephanie Clifford. E sull’episodio in cui l’attrice sostiene di aver subito minacce, la Casa Bianca è risoluta: “Non c’è nulla che lo avvalori”.

La relazione con Donald Trump, ha raccontato, è stata consensuale. E’ accaduto una volta sola, in una camera d’albergo di proprietà di Trump a Lake Tahoe, nel 2006, ha detto Stormy Daniels intervistata da Anderson Cooper. Poi le minacce, cinque anni dopo.

Episodio quest’ultimo descritto come intimidatorio, avvenuto in un parcheggio a Las Vegas, quando un uomo non identificato le si avvicinò e le disse: “Lascia stare Trump. Dimenticati la storia”. Con lei c’era anche la figlia, verso la quale l’uomo si rivolse dicendo: “E’ una bimba bellissima, sarebbe un peccato se accadesse qualcosa alla sua mamma”, ha raccontato ancora Stormy Daniels.

Ed è solo uno dei dettagli nella ricostruzione dell’attrice e regista: tutto cominciò con una conversazione sulla copertina di un magazine dedicata a Donald Trump: “Lui parlava di se stesso, poi io l’ho anche sculacciato con il giornale”, ha detto Stormy Daniels. “Mi resi conto in cosa mi ero cacciata”, ha riferito, affermando che non usarono precauzioni e che lei non gli chiese di usarle.

Prima il tycoon le aveva prospettato la possibilità di una partecipazione al programma ‘The Apprentice’ che lui conduceva. Daniels ha raccontato che il tycoon la chiamò diverse volte dopo quell’incontro e che si rividero un anno dopo, nel luglio del 2007, al Beverly Hills Hotel di Los Angeles dopo che si era parlato di una sua possibile partecipazione anche al programma Tv ‘Celebrity Apprentice’: in quell’occasione, ha riferito ancora la donna, Trump si comportò come se avesse voluto avere un rapporto intimo, ma non accadde.

Sull’accordo di confidenzialità Stormy Daniels ha detto di averlo firmato perché “hanno fatto apparire come se non avessi scelta” ma che non vi furono minacce fisiche. Perché parla adesso? “Perché è molto importante per me potermi difendere. Avrei anche potuto non dire nulla, ma non mi va di essere vista come una bugiarda o che lo faccio per soldi. Sì, sto ricevendo più offerte, ma ditemi chi rifiuterebbe il lavoro, lo stesso che ha sempre fatto, guadagnando di più”. Quindi ha aggiunto: “Non ho motivo di mentire”.

L’avvocato personale di Trump, Michael Cohen, in una lettera inviata ieri sera dopo la messa in onda dell’intervista, chiede che Stormy Daniels si scusi con lui per aver lasciato intendere fosse dietro le minacce subite nel 2011 e la invita a evitare affermazioni “false e diffamatorie”, riferisce Fox News.

Gli occhi però adesso sono puntati su Melania, rimasta in Florida con il figlio Barron per le vacanze di primavera. La sua portavoce si limita a twittare con un appello a tenere il più possibile il figlio 12enne della coppia presidenziale, Barron, fuori dal gossip.