Sorpresa a Verona, ecco il tifo che integra

Progetto in serie D con Virtus Vecomp, stadi aperti ai migranti

ROMA. – La Serie D a Verona apre le porte ai migranti. In una città dove, nel calcio dei big, non sono mancati episodi a sfondo razzista, c’è una realtà sportiva che da tempo si occupa di integrazione e accoglienza. È la Virtus Vecomp Verona, terza squadra della città scaligera dopo Hellas e Chievo.

La squadra rossoblù milita nel campionato nazionale Dilettanti e quest’anno è prima in classifica nel girone C in corsa per un posto tra i professionisti. Da lì è nato un progetto che da circa due mesi crea integrazione dei tifosi locali con migranti e rifugiati. I tifosi rossoblù provvedono a ospitarli, poi la domenica li coinvolgono per arricchire il tifo per la loro squadra.

Quando lo sport crea aggregazione e coesione sociale. Nel calcio e nelle curve degli stessi impianti non è neanche il primo esempio di coinvolgimento degli immigrati. Ieri contro il Cjarlins Muzane, gara vinta dai padroni di casa per 2-0, sugli spalti c’erano più di cento ragazzi rifugiati, con bandiere, megafoni e cori per la Virtus, uniti al resto dei circa 500 spettatori rossoblù. Uniti dall’unica grande passione per il calcio, e la Virtus in particolare.

L’idea è nata grazie alla sensibilità per l’accoglienza del presidente-allenatore, Gigi Fresco, il quale tiene a precisare: “Non siamo eroi – racconta all’Ansa – C’è gente che fa tante cose più importanti. Noi facciamo il nostro, abbiamo capito che a questi ragazzi piace il calcio e così da due anni mettiamo loro a disposizione il campo per giocare, li facciamo entrare gratis alle partite oppure gli facciamo pagare un biglietto minimo di 2 o 3 euro. Ma questo vale anche per gli italiani. Aiutiamo tutti, rifugiati e famiglie italiane”.

Fresco tiene poi a precisare che “non è vero che noi veneti siamo razzisti, anche tanta gente che vota Lega e Forza Italia in realtà fa queste attività. I primi rifugiati arrivati in questo territorio e che inizialmente non riuscivo a tesserare per la mia società giocarono nella squadra di amatori dell’allora sindaco Tosi”.

Quella di coinvolgere i migranti non è la prima iniziativa della Virtus, che già negli anni passati ha spesso cercato di coinvolgere i propri tifosi, residenti di Borgo Venezia, abitanti di Verona e zone limitrofe, a smaltire indumenti, scarpe ed altro materiale riutilizzabile da destinare a profughi e rifugiati ospiti presso le strutture della stessa onlus rossoblu.

“Noi sono trent’anni che aiutiamo i profughi, abbiamo iniziato con gli albanesi, poi con gli slavi per la guerra. Tutte iniziative portate avanti da me e Damiano Tommasi, con l’associazione ‘Giochiamo per la Pace’. Poi abbiamo coinvolto tantissimi ex calciatori”.