Riti di Pasqua, super lavoro per gli “operai” di S.Pietro

Riti di Pasqua, super lavoro per gli "operai" di S.Pietro

CITTA’ DEL VATICANO. – Sedie, addobbi, paramenti, ceri: la Settimana Santa in Vaticano è anche questo. Un lavoro imponente per preparare le celebrazioni del Papa e per far sì che tutto sia al suo posto. Tanto più che in questa settimana si concentrano migliaia di pellegrini tra la basilica e gli altri luoghi vaticani. Dietro a questo lavoro ci sono uomini e donne che lavorano tanto e con discrezione: sono i dipendenti della Floreria Vaticana.

“Quando gli appuntamenti papali sono ravvicinati, come avviene proprio in questa Settimana Santa, i turni si susseguono serratamente, anche di notte se necessario, perché tutto sia pronto in tempo”, riferisce l’Osservatore Romano. Oltre ai compiti istituzionali legati all’attività del Papa – spiega al giornale della Santa Sede l’ingegnere Paolo Sagretti, floriere e vicedirettore della direzione dei servizi generali del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – essa si occupa anche degli altri avvenimenti che si svolgono nella cornice del Vaticano: tra questi, in particolare, gli incontri e le conferenze organizzate nei Musei vaticani e i concerti nell’Aula Paolo VI, per i quali la preparazione è notevolmente complessa.

“In questi casi – racconta Sagretti – bisogna sistemare tutte le sedie disponibili e le transenne originali dell’aula. Consideriamo che ci sono almeno 1500 sedie fissate al suolo. Si tratta quindi di un lavoro lungo per preparare nel modo migliore la platea”.

E non solo: “Spesso capita che il giorno dopo ci sia l’udienza generale e allora bisogna lavorare di notte per rimettere tutto a posto. In questi casi vengono impiegate anche tredici o quattordici persone, oltre a due o tre capisquadra”.

Quando poi si arriva ai tempi forti dell’anno liturgico, come appunto la Pasqua, il carico di lavoro aumenta considerevolmente e in qualche caso si ricorre all’apporto di ditte esterne. A volte, riferisce Sagretti, “si chiede un aiuto anche per le cerimonie di piazza San Pietro, oppure quando c’è l’esigenza di sgomberare tutta la basilica Vaticana in poco tempo. Mi riferisco, per esempio, alle messe domenicali mattutine del Papa, quando è necessario togliere velocemente le sedie utilizzate perché la basilica riapre alle 13: un lavoro che si svolge mentre il Pontefice recita l’Angelus”.

Complessivamente la Floreria conta quaranta dipendenti. Ci sono anche alcune donne: attualmente sono in servizio una religiosa delle calasanziane e due signore, nel reparto di sartoria, e una doratrice, un mestiere, quest’ultimo, “rarissimo, una figura che va scomparendo col tempo, ed è sempre più difficile trovare chi lo faccia”.

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