Trump contro Amazon, e il titolo affonda a Wall Street

L'entrata al quartier generale di Amazon. Persone camminando sul marciapiede.
L'entrata al quartier generale di Amazon. Persone camminando sul marciapiede.(ANSA/AP Photo/Elaine Thompson, Archivio)

NEW YORK. – “Un’ossessione, una vera e propria ossessione”. Le gole profonde della Casa Bianca raccontano così l’avversione di Donald Trump nei confronti di Amazon. Tanto che il presidente americano – come riporta il sito Axios – starebbe pensando di rimettere mano al trattamento fiscale del colosso del commercio online, accusato di ‘uccidere’ posti di lavoro nel settore dei grandi centri commerciali e in quello del commercio al dettaglio.

La Casa Bianca si è apprestata a dire che al momento non ci sono iniziative in vista, ma che tutte le opzioni sono sul tavolo per risolvere una questione che il presidente ritiene ingiusta. Quanto basta per far affondare il titolo di Amazon a Wall Street, dove è arrivato a bruciare fino a 50 miliardi di dollari perdendo oltre il 5% del suo valore, e recuperando in parte nel finale.

Questo nell’ambito di un’altra giornata di passione per il Nasdaq, affossato dai titoli tecnologici travolti dall’onda lunga dello scandalo Facebook. Ma anche dal tracollo di Tesla, il cui titolo è precipitato per il secondo giorno consecutivo oltre l’8%. Questo in seguito all’indagine federale aperta sull’incidente mortale che la scorsa settimana in California ha coinvolto un suv elettrico della casa di Elon Musk, andato a fuoco dopo uno scontro.

Che Trump veda Amazon come il fumo negli occhi non è una novità: lo dimostra la serie di tweet presidenziali con cui il gruppo di Seattle è stato bersagliato nei mesi scorsi. Del resto Amazon è la creatura di uno dei più acerrimi nemici del tycoon: Jeff Bezos, l’uomo più ricco al mondo con i suoi 126 miliardi di dollari e proprietario anche del Washington Post, in prima linea tra gli oppositori del presidente americano.

Le obiezioni di quest’ultimo però sono da tempo al centro di una riflessione sia in Congresso che in seno alla Corte Suprema. La questione riguarda le tasse statali sui prodotti venduti. Il colosso dell’e-commerce lo scorso anno ha cominciato ad applicarle sui beni venduti direttamente. Ma le grandi catene di distribuzione e le associazioni dei commercianti al dettaglio vorrebbero fossero applicate anche a beni venduti sulla piattaforma di Amazon da venditori terzi, per evitare differenze nei prezzi per i consumatori.

Una partita aperta su più fronti, dunque. Ma soprattutto un braccio di ferro tra Trump e Bezos da cui dipenderà gran parte del futuro del gigante del commercio online. Intanto il tycoon può gioire per il dato sul pil Usa dell’ultimo trimestre del 2017, rivisto al rialzo al 2,9%: meglio delle previsioni degli analisti che parlavano di un +2,7%.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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