Sette capolavori perduti e ritrovati su Sky Arte HD

Una serie di documentari, tra indagine e realtà dal 5 aprile

MADRID. – C’è la perdita di un capolavoro all’origine di ogni puntata della nuova serie su Sky Arte Hd, sette appuntamenti che sono documentario, fiction, storia, divulgazione e molto altro, e soprattutto che si sviluppano intorno alla concreta ricostruzione di quell’opera colmando in qualche modo il vuoto che ha lasciato nel mondo. Ci sono pareti, soffitti, cappelle, che sono stati costruiti intorno all’idea del dipinto che li doveva contenere e che per un qualche motivo non esiste più.

Ora Sky Arte Hd non solo ne racconta la storia, che ha sempre le affascinanti tinte del giallo, ma ne permette la restituzione al mondo grazie al lavoro di Factum Arte, l’organizzazione creata da Adam Lowe che coniuga artigianato, arte ed alta tecnologia e che ha appunto materialmente ricostruito i quadri.

Nasce così l’operazione ‘Il mistero dei capolavori perduti’, sette documentari diretti da Giovanni Troilo, per una serie prodotta da Ballandi Arts, una produzione internazionale di Sky Arts Production Hub, in onda dal 5 aprile alle 21.15.

Raccontano le vicende complesse di opere strepitose che sono scomparse nel nulla come Myrto di Tamara de Lempicka, rubata da un generale nazista e mai più ritrovata; o La torre dei cavalli azzurri di Franc Marc, sequestrato da Hermann Goering nel 1945 e finito chissà dove; o ancora Vaso con cinque girasoli di Vincent Van Gogh, distrutto nel bombardamento di Osaka.

Oppure che sono state distrutte in un momento di rabbia come Ritratto di Winston Churchill di Graham Sutherland, frantumato per mano della moglie che non lo amava appena un anno dopo la realizzazione; o ancora che sono state rubate come Concerto a tre di Jan Vermeer, sottratto all’Isabella Stewart-Gardner di Boston; o infine che sono state distrutte da un incendio, come Ninfee di Claude Monet al Moma di New York, e Medicina di Gustav Klimt andato in fumo a nel castello di Immerdorf in Austria, bruciato dalle SS durante la fuga.

“Abbiamo incontrato Factum Arte a Palermo e insieme a loro abbiamo portato avanti l’Operazione Caravaggio, colmata nella ricostruzione e restituzione de La Natività con i Santi Lorenzo e Francesco D’Assisi all’Oratorio della Compagnia di San Lorenzo di Palermo. Lo inaugurammo con una cerimonia a cui partecipò il presidente della Repubblica. E oggi la cappella ha il 30% di visitatori in più”, racconta Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, seduto con Adam Lowe al tavolo della factory nella periferia di Madrid, tra un bassorilievo, una tomba egizia e un’opera contemporanea.

Ma soprattutto con alle spalle le sette opere che sono rinate al mondo. “Ogni documentario – aggiunge Pisoni – contiene insieme la storia dell’artista, la storia di quando e come è scomparsa, e di come è stata poi ricostruita. Volevamo fare qualcosa di più della semplice analisi estetica”. Un progetto nato nel 2016, che poi ha richiesto dieci mesi per le riprese, con un “budget internazionale”, e che soprattutto “non teme le critiche dei puristi, perché è un lavoro di ‘archeologia’, è come far tornare in vita un fantasma. Poi chissà forse ne faremo anche una mostra, ora è solo un’idea”.

(di Elisabetta Stefanelli/ANSA)

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