Messa di Resurrezione alla Casa d’Italia di Maracay

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AFP PHOTO / OSSERVATORE ROMANO

MARACAY. – La Pasqua, anche se ha un’origine ebraica, è forse la festa più importante del Cristianesimo perché ricorda la resurrezione di Gesù dopo la morte in croce. Lo stesso termine deriva dall’ebraico Pesah, ossia “passaggio”. Per gli ebrei, la festa della Pasqua ricorda il sacrificio dell’agnello e il passaggio dell’angelo di Dio, che colpì i primogeniti degli Egiziani, consentendo al popolo ebraico di fuggire dalla schiavitù d’Egitto guidati da Mosè, e attraversare il Mar Rosso per incamminarsi verso la terra promessa.

I cristiani, poi, hanno attribuito alla Pasqua un significato nuovo, identificando l’agnello sacrificato con Gesù Cristo morto in croce e risorto, per cui nella tradizione cristiana, la Pasqua celebra la resurrezione di Gesù, con l’instaurazione della Nuova alleanza e l’avvento del Regno di Dio.

Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude in sé tutto il mistero cristiano. Cristo si è immolato per l’uomo, liberandolo dal peccato originale, permettendogli di passare dai vizi alla virtù; con la resurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all’uomo il proprio destino, cioè la resurrezione nel giorno finale, ma anche il risveglio alla vera vita.

E come da tradizione, anche quest’anno nella Casa d’Italia di Maracay si celebrerà la Messa di Resurrezione, officiata da Padre George Mousalli. Tutti i soci sono invitati a partecipare domenica 1 aprile alle 7:30 pomeridiane nel Salone Cristoforo Colombo.

“Morivo con te sulla croce,

oggi con te rivivo.

Con te dividevo la tomba,

oggi con te risorgo.

Donami la gioia del regno

Cristo, mio salvatore.

Alleluja, alleluja”.

(Liturgia Ambrosiana Domenica di Pasqua)

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