Vitalizi primo snodo nell’intesa M5s-Lega, paletti per Fi

L'allora vicepresidente M5s della Camera, Luigi Di Maio (C), con Riccardo Fraccaro (S) e Laura Bottici (D) durante la presentazione della proposta del Movimento sui vitalizi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, Roma, 27 febbraio 2017.
L'allora vicepresidente M5s della Camera, Luigi Di Maio (C), con Riccardo Fraccaro (S) e Laura Bottici (D) durante la presentazione della proposta del Movimento sui vitalizi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, Roma, 27 febbraio 2017. ANSA / ETTORE FERRARI

ROMA. – Luigi Di Maio sembra rispondere all’appello alla concretezza lanciato dal Colle e delimita il perimetro dell’accordo che il M5s è in grado di stringere per formare un governo. E in questo perimetro c’è la Lega e, sullo stesso livello, il Pd. Un accordo con i dem continua ad essere stella polare per i 5 Stelle e non viene derubricato al livello di un piano B, dove invece finisce Forza Italia.

Nonostante il veto posto dai 5 Stelle, la subordinata di un accordo con tutto il centrodestra continua infatti ad essere contemplata come eventualità con cui fare realisticamente i conti. E che, nonostante i proclami in assemblea e in Tv, diverrà un pasto digeribile all’elettorato a 5 Stelle solo a patto di un passo indietro di Silvio Berlusconi. E di un contemporaneo passo avanti di altre personalità come, per ipotesi, quella di Antonio Tajani.

I 5 Stelle non si curano della rivolta in corso tra gli azzurri per il veto posto al Cavaliere: in fondo, ragionano i vertici M5s, non solo il veto mette sullo stesso piano Matteo Renzi e Silvio Berlusconi ma è quella la strada che ha già consentito di far quadrare i conti per l’accordo sulle presidenze delle Camere. L’ipotesi è tale da far ragionare i 5 Stelle anche sulla eventualità di una consultazione della base per dare il via libera allo sdoganamento degli azzurri.

“E’ un discorso prematuro” taglia corto Danilo Tonineli ben sapendo che una eventuale bocciatura della base ridurrebbe i margini di manovra. Ma alcuni parlamentari non lo escludono: “in fondo ci è stato detto che avremmo fatto sempre più ricorso alla consultazione dei cittadini”.

Per il momento sul piatto c’è il “contratto” con la Lega e l’antipasto dell’accordo potrebbe essere subito un’intesa in parlamento sui vitalizi. Il taglio ai costi della politica è infatti in entrambi i programmi elettorali di Lega e M5s. Ma anche qui Forza Italia non sembra voler restare fuori dall’intesa.

La vicepresidente della Camera, Mara Carfagna ha annunciato l’intenzione di voler devolvere la sua indennità in beneficienza e, a dire il vero, anche il vicepresidente Pd, Ettore Rosato ha annunciato altrettanto. Lo step successivo sarà l’eliminazione dei vitalizi e i 5 Stelle porteranno la proposta al primo ufficio di Presidenza utile.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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